Benevento, Conservatorio: concerto di beneficenza al Pastificio Rummo

Redazione
Benevento, Conservatorio: concerto di beneficenza al Pastificio Rummo

Reduci dal prestigiosissimo successo presso la Sala Convegni del CNR di Roma, l’Orchestra Sinfonica e il Coro del Conservatorio saranno impegnati nel Concerto di Natale di Beneficenza, promosso dalla CGIL, domani, alle ore 17.00, presso lo Stabilimento Pastificio Rummo, nell’ambito delle iniziative di solidarietà “Rialzati Sannio”. E’ previsto l’intervento del Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso.
Dunque ancora una volta, la musica intende mettersi al servizio della collettività, per essere di sollievo e di conforto al territorio sannita, fortemente provato dalla recente alluvione. Proprio per questa motivazione, l’evento artistico si svolgerà nella zona industriale di Ponte Valentino, particolarmente danneggiata dalle esondazioni dello scorso ottobre.
A guidare l’Orchestra Sinfonica ed il Coro del “Nicola Sala” sarà il M° Giuseppe Camerlingo, docente presso l’istituto di Alta Formazione Musicale sannita. La compagine corale del Conservatorio beneventano è stata preparata e guidata dal M° Adriana Accardo e dal M° Rossella Vendemiaentrambe titolari di cattedra presso il “Nicola Sala” -. Autrice del testo e della regia il M° Pacifica Artuso, docente di arte scenica presso il Conservatorio, che costituirà anche la voce recitante e ci condurrà in un intrigante itinerario dal titolo “Seduzioni musicali”.
Qui di seguito il programma che verrà eseguito: G. F. Händel : Alleluja dal Messia; Rossini La Gazza Ladra, ouverture; G. Verdi: Noi siamo zingarelle, da Traviata; G. Verdi: Vedi le fosche e notturne spoglie, da Trovatore; M. Mussorgski: Vecchio castello, da Quadri di un’esposizione; J. Strauss jr: Sul bel Danubio Blu; F. Lehar :Tace il labbro, da Vedova allegra; J. Offenbach: Barcarolle da Racconti di Hoffmann; J. Strauss jr: Il Pipistrello, ouverture.
«Il nostro obiettivo – sottolineano il Presidente Caterina Meglio e il Direttore Giuseppe Ilario – è quello di portare consolazione e speranza alla terra sannita, ferita ma non vinta, nell’unico modo che conosciamo e cioè la Musica, capace di ricompattarci intorno ai valori più alti e più profondi in cui la nostra civiltà si riconosce, quali la solidarietà, l’arte, la bellezza ».