Benevento: il Conservatorio ospita il Premio Nazionale delle Arti
Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha scelto il Conservatorio di Musica «Nicola Sala» di Benevento come sede per ospitare la prestigiosa ed innovativa Sezione “Musiche Pop ed originali” del Premio Nazionale delle Arti, concorso riservato agli allievi delle Istituzioni di Alta Formazione Artistica e Musicale giunto alla dodicesima edizione.
Si tratta di un traguardo eccellente raggiunto dall’Istituzione di Alta Formazione Musicale sannita, tappa finale di un percorso sfociato nell’approvazione ministeriale dei Corsi Accademici di Triennio di Pop Music e nell’assegnazione dell’incarico di ospitare il Premio delle Arti per questa specialità.
Lo studio della Musica Pop è entrata a pieno titolo nell’offerta formativa del Conservatorio di musica «Nicola Sala» di Benevento: nuovi e affascinanti itinerari metodologici, adeguati alle attuali realtà musicali.
Da diversi anni la popular music ha iniziato a prendere piede nei conservatori di musica portando con sé un continuo interesse e registrando un costante incremento nelle iscrizioni di anno in anno. Infatti con la piena attuazione della riforma del settore dell’Alta Formazione Artistica e Musicale, è nata l’esigenza di creare un percorso che affrontasse con metodo un tipo di musica che ormai ha un proprio secolo di storia ma che è stata sempre esclusa dai programmi didattici.
I vertici del Conservatorio beneventano esprimono profonda soddisfazione per la scelta operata dal MIUR, che ha individuato nell’Ateno sannita la sede più idonea e appropriata per ospitare la Sezione dedicata alla Musica Pop e Rock, riconoscendo la capacità di porsi al passo con i tempi: insomma una Istituzione di rango accademico decisamente all’avanguardia.
«I piani di studio- sostiene il direttore Giuseppe Ilario- coinvolgono i principali strumenti afferenti alla popular music, quali, piano pop, sintetizzatori, tastiere, chitarra acustiche ed elettriche, basso elettrico, batteria, canto pop, nonché saxes ed ottoni, attraverso una programmazione didattica che, pur nella valorizzazione delle competenze individuali, grazie alla trasversalità di discipline di approfondimento e specializzazione, crea una Scuola-cantiere di assoluta eccellenza con collaborazioni e compresenze di docenti ed esperienze costanti di lavoro comune degli studenti».
«Credo che oggi non si possa più ignorare la significativa e crescente importanza che la Musica Popular ha conquistato negli ultimi anni- sottolinea la presidente Caterina Meglio- nelle sue forme d’uso e di diffusione, soprattutto attraverso i media sempre più presenti nella nostra realtà sociale».
«Al termine del corso di studi di Popular Music- fa eco il direttore Ilario- infatti gli studenti avranno acquisito fondamentali competenze in ordine alla prassi esecutiva, alla modalità di performance concertistica, alle tecniche di arrangiamento e trascrizione, all’improvvisazione in relazione agli stili esecutivi e compositivi, alla sperimentazione e alla composizione acustico-timbrica, alla produzione discografica, ai media elettronici e alle reti».
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