Benevento, processo Piscopo domani in Cassazione
Domani innanzi alla Suprema Corte di Cassazione, terza sezione penale, verrà discusso il ricorso straordinario redatto nell’interesse del narcotrafficante beneventano Piscopo Arpino.
La posta in gioco è molto alta: trattasi di una condanna ad anni 21 di reclusione.
La colpevolezza di Piscopo è stata già confermata nei tre gradi di giudizio.
Ma, a riaprire sorprendentemente il processo è intervenuta la “doppia” valutazione di ammissibilità del ricorso straordinario redatto dall’avv. Dario Vannetiello con il quale il penalista evidenzia le sviste e/o gli errori commessi proprio dalla Corte di Cassazione, quarta sezione penale, nell’ultimo grado di giudizio.
Sinora sia in prima battuta, il Magistrato cosiddetto dello spoglio, sia in seconda battuta, l’intero Collegio della terza sezione penale, ha ritenuto meritevole di attenta valutazione il contenuto della impugnazione proposta, imponendo la adozione di una ordinanza con la quale è stata disposta la fissazione di una nuova udienza per riascoltare le argomentazioni giuridiche della difesa.
L’accoglimento del ricorso, oltre a determinare la revoca dell’ordine di esecuzione alla pesante pena di anni 21 di reclusione, potrebbe anche portare alla clamorosa scarcerazione del narcotrafficante.
Infatti, qualora la Suprema Corte disponga che il processo di appello debba rifarsi, sarebbero scaduti i termini massimi di custodia cautelare.
Comunque, per ora un dato è certo: Piscopo è il primo cittadino della intera provincia di Benevento ad aver ottenuto la riapertura del processo da parte degli illustri giudici della Suprema Corte.
Marpa