Bimba abusata sessualmente e picchiata dal padre per 5 anni

Redazione
Bimba abusata sessualmente e picchiata dal padre per 5 anni
Due bambine violentate da un 60enne

Bimba abusata sessualmente e picchiata dal padre per 5 anni. Diciotto anni di reclusione per il padre, 10 per la madre, 8 anni e nove mesi per il fratellastro e per la compagna di quest’ultimo, per un totale di quasi 45 anni di carcere.

E’ la richiesta della Procura presso il Tribunale dei Minori per gli abusi su una bambina di 10 anni, che secondo l’accusa sarebbe stata vittima per 5 anni, costretta a subire vessazioni fisiche, psicologiche, ma anche sessuali.

Un inferno, quello ricostruito dagli inquirenti, che si svolgeva in un’abitazione di Tramonti, nell’amena Costiera Amalfitana, in provincia di Salerno. Era trascinata in una vera e propria bolgia infernale la piccola di dieci anni.

L’inchiesta era partita nel 2017, dopo una segnalazione.I carabinieri hanno avviato le indagini. Gli investigatori,  faticosamente, hanno ricostruito  la storia di degrado nascosta dietro quelle mura, dove si nascondeva l’orco.

Le terribili accuse

Secondo le terribili e tragiche accuse la bambina, da quando aveva 5 anni, avrebbe vissuto in uno stato di completo abbandono, trascurata sotto il punto di vista igienico e nemmeno adeguatamente nutrita.

Sarebbe stata anche più volte picchiata, costretta a pulire la casa e a badare alla sorellina più piccola. Dalle indagini sono, inoltre, emersi episodi di presunti abusi sessuali. Una trama da film dell’orror che film non è, ma tremenda realtà.

Vicenda molto delicata, in parte confermata dai riscontri raccolti dai militari, comprese alcune testimonianze, ma con dei dubbi su altri particolari per i quali la bambina sarebbe stata fortemente suggestionata.

La piccola avrebbe raccontato degli abusi a una vicina di casa, che lanciò l’allarme. Alla sbarra erano finiti il padre, la madre, il fratellastro della bambina e la compagna di lui, tutti rivniati a giudizio.

La sentenza è prevista per la prossima settimana, dopo l’arringa degli avvocati difensori degli imputati. Siamo sempre garantisti e non si è colpevoli fino alla conclusione del terzo grado di giudizio. Certo che se tutto fosse vero, siamo di fronte ad una storia che non avremmo mai voluto raccontare.