Boom dei contagi in Irpinia, sospese le visite in ospedale

Redazione
Boom dei contagi in Irpinia, sospese le visite in ospedale
Volpe confermato, Morgante guiderà il San Pio e Ferrante nuovo direttore dell'Asl Avellino

Boom dei contagi in Irpinia, sospese le visite in ospedale. Emergenza Covid-19: boom di contagi sul territorio provinciale L’Azienda Moscati dispone la temporanea sospensione delle visite dei familiari ai pazienti ricoverati Sospese da oggi e fino all’8 gennaio prossimo le visite ai pazienti ricoverati presso l’Azienda ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino.

Aumento dei casi

Il provvedimento si è reso necessario in considerazione del notevole aumento del numero di nuovi casi di Covid-19 nella regione Campania e nella provincia di Avellino. «Il divieto di accesso all’utenza esterna – spiega il Direttore Sanitario dell’Azienda Moscati, Rosario Lanzetta – è stato disposto per tutte le tutte le Unità operative, tenuto conto che la malattia da SARS-CoV-2 si sta per lo più manifestando senza o con lieve sintomatologia e che, pertanto, l’accesso in ospedale con la sola esibizione del green pass non garantisce la totale sicurezza ai pazienti ricoverati e anche agli operatori sanitari».

I familiari dei degenti potranno informarsi sullo stato di salute dei pazienti ricoverati telefonando ai numeri e nelle fasce orarie indicati su un elenco pubblicato sulla home page del sito internet dell’Azienda, che si sta provvedendo ad aggiornare in queste ore.

Valle Caudina: guarisce dal covid ma non gli danno il green pass e resta senza stipendio

Ha contratto il covid- 19 lo scorso 28 novembre. Si è negativizzato il 17 dicembre. Da allora sta lottando contro i mulini a vento per ottenere il green pass che gli consenta di poter tornare a lavorare. Questa è una delle tante assurde vicende che si registrano nel territori dell’Asl di Avellino.

Vittima un 41enne di San Martino

La vittima è un 41enne di San Martino Valle Caudina che lavora come impiegato presso una ditta privata. Senza Green Pass non può tornare al lavoro e non riceve un euro di stipendio. Anzi, si può anche ritenere fortunato che non venga anche licenziato.

Il suo tampone negativo dovrebbe trovarsi sulla piattaforma regionale. Il 41enne continua a chiamare all’Asl di Avellino, ma nessuno si degna di alzare il telefono e dare una qualche risposta a questa persona.

Ma i disservizi dell’ Asl sono davvero tanti. Si apre la piattaforma per prenotare le vaccinazioni, ma và subito in tilt. Siamo alle solite per gli utenti dell’Asl Avellino che devono effettuare la terza dose del vaccino o le altri due dosi.

Piattaforma non efficiente

Dalle nove di questa mattina si poteva effettuare questa operazione, come al solito, però, la piattaforma Soresa non è per nulla efficiente. Senza contare che i pochi utenti della Valle Caudina che sono riusciti a collegarsi sono stati spediti a vaccinarsi all’Hub di Avellino o a quello di Vallata.

Definire cervellotica questa situazione è solo un eufemismo. Ai responsabili dell’Asl di Avellino, ci permettiamo di ricordare che l’Hub di Montesarchio procede a ritmo di mille vaccinazioni al giorno.

Salta il tracciamento

Se questo fosse stato fatto anche per il centro vaccinale di Cervinara, probabilmente, tutti gli abitanti dei comuni irpini della Valle Caudina oggi sarebbero stati vaccinati con la terza dose ed Omicron farebbe davvero meno paura.

Purtroppo, l’Asl di Avellino non riesce più ad assicurare neanche i tracciamenti delle persone che risultano positive. Ed, infatti, la stessa direttrice generale Maria Morgante ha chiesto aiuto ai sindaci e alle amministrazioni comunali per quanto riguarda il tracciamento delle persone positive.