Briatore, nu pezzente sagliuto
Briatore, nu pezzente sagliuto. Continua a far discutere la querelle di Flavio Briatore e del prezzo della pizza. Sull’argomento il poeta caudino Sena ha deciso di mettere insieme dei versi goliardici per stigmatizzare ancora una volta il comportamento dell’imprenditore.
Senza offesa, Briató,
tu lo sai, ti ho sempre ammirato
per il tuo carisma,
il tuo essere “self made man”,
per la tua intraprendenza,
che ti ha fatto essere per anni
l’oggetto del desiderio
di ogni donna, e
fonte di invidia di noi maschietti.
Insomma, per queste
e ancora mille altre doti.
Peró, sulla pizza,
hai toppato alla grande.
Rilassati: nun è cosa toja;
non è ppe tte; nun a saje fà.
La pizza è l’arte di arrangiarsi,
il cibo semplice di chi non ha nulla,
ma è felice lo stesso.
E sul ‘a Napule a sann fà.
Infatti, venne inventata
da un povero garzone,
in onore della Regina Margherita,
dentro un vicolo
dalle parti di Chiaia,
tanti anni fa,
quando io e te
non eravamo ancora nati.
Proprio per questo, 
essa è il simbolo di Napoli
e di tutti coloro che,
“Pe ffa passà a nuttata”,
ancora sorridono,
mangiando questo pezzo
di “pasta cresciuta”, con olio,
cu ddoje pummarulell e ‘a muzzarell.
Senza offesa,
pensa e ‘ffemmene
e a quel tuo modo di essere
uno “snob maleducato”.
Perché, dalle nostre parti,
chi tocca le credenze e tradizioni,
è sule “nu pezzente risagliuto”.
Con affetto, un tuo ammiratore. (Sena)