Brigadiere dei carabinieri muore in un incidente, lascia moglie e un bimbo
Brigadiere dei carabinieri muore in un incidente, lascia moglie e un bimbo. Ultima Domenica di agosto macchiata di sangue sulla SS106 Reggio Calabria-Taranto. Lungo quell’arteria siè verificato un terribile incidente stradale a Riace Marina.
Coinvolte due automobili e due motocicli. Ha avuto la peggio un carabiniere di Roccella Jonica, in servizio nella Compagnia di Locri (S.R.), che è, purtroppo, deceduto sul colpo.
Il militare era a bordo della sua moto per una scampagnata domenicale in compagnia di altri motociclisti, ma purtroppo non potrà più tornare a casa dove lascia la moglie e un bibmo.
Oltre alla vittima, nell’incidente sono rimaste ferite altre quattro persone tra cui il comandante della Polizia Municipale di Roccella Jonica; che è in gravi condizioni ed è stato trasportato al GOM di Reggio Calabria con l’elisoccorso.
Sul posto anche le forze dell’ordine per ricostruire l’esatta dinamica del tragico scontro. Il traffico nel tratto di strada interessato dall’incidente ha subito forti disagi. Il personale dell’Anas ha lavorato diverse ore per mettere in sicurezza la viabilità.
Basta Vittime della Strada
L’Organizzazione di Volontariato Basta Vittime Sulla Strada Statale comunica con infinita tristezza l’ennesimo tragico incidente stradale mortale avvenuto intorno alle 10 di questa mattina sulla strada Statale 106 nel comune di Riace (RC), davanti al distributore Esso.
Nell’impatto, tra un’automobile e due moto, ha perso la vita uno dei motociclisti, un Brigadiere dei Carabinieri. Ci sono anche altri due motociclisti feriti. Le condizioni di uno dei due destano preoccupazione.
Si tratta del Comandante della Polizia Municipale di Roccella Jonica, che è stato, infatti, trasportato al Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria con l’elisoccorso. #bastavittime106.
20enne uccisa da cani: assalita alle spalle e alle gambe
E’ stata attaccata dal branco alle spalle ed alle gambe, Simona Cavallaro la ragazza di 20 anni, di Soverato, uccisa giovedì scorso da alcuni cani nell’area picnic di località Monte Fiorino, nel comune di Satriano, mentre stava perlustrando la zona con un amico in previsione di un scampagnata da fare domenica prossima.
E’ questo il risultato dell’autopsia, durata 5 ore, eseguita dal medico legale Isabella Aquila su disposizione del pm di Catanzaro Irene Crea, alla presenza dei periti nominati dalla famiglia della ragazza e dell’indagato, un pastore di 44 anni, proprietario del gregge che i cani, tra maremmani e meticci, forse stavano custodendo.
La ragazza, probabilmente stava cercando di fuggire ed ha anche tentato di difendersi: sotto le sue unghie sono stati trovati peli di cane. Starà ora a un team di esperti stabilire a quali tra i 12 cani catturati appartengano i peli prelevati.
Tra gli animali catturati solo uno aveva impiantato il microchip che consente di risalire al proprietario. Nelle ultime ore sono stati effettuati prelievi dal pelo degli animali, alcuni dei quali avevano il capo sporco di sangue.
Le indagini dei carabinieri
Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri della compagnia di Soverato, agli ordini del tenente Luca Palladino, che per primi sono arrivati sul posto, lo scorso giovedì, allertati dall’amico che si trovava in compagnia di Simona.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, in un primo momento i due ragazzi si sarebbero rifugiati in una chiesetta in legno che si trova nell’area picnic. Solo in un secondo momento Simona, forse pensando che gli animali fossero andati via, ha cercato di raggiungere l’auto, ma è stata assalita dal branco.