Cala la speranza di vita, rendita più alta delle pensioni

Redazione
Cala la speranza di vita, rendita più alta delle pensioni
Cala la speranza di vita, rendita più alta delle pensioni

Cala la speranza di vita, rendita più alta delle pensioni. Nel 2023 cresceranno i coefficienti di trasformazione del montante contributivo per il calcolo della pensione.

La riduzione della speranza di vita dopo l’aumento della mortalità dovuta al Covid ha fatto sì che la rendita di chi uscirà l’anno prossimo dal mondo del lavoro possa aumentare.

L’Inps ricorda che con un decreto interministeriale (Lavoro e Mef) è stata effettuata la rideterminazione biennale dei coefficienti del montante contributivo da utilizzare per il calcolo della quota contributiva per il biennio 2023-2024.

A 67 anni il coefficiente è 5,723 a fronte del 5,575 del biennio 2021-2022, più alto anche del triennio 2016-18 (5,700). I coefficienti di trasformazione sono valori che concorrono al calcolo della pensione con metodo contributivo.

Grazie a questi valori il montante contributivo versato dal lavoratore durante la sua vita lavorativa è trasformato nella pensione annua. I coefficienti di trasformazione variano in base all’età anagrafica del lavoratore nel momento in cui consegue la prestazione previdenziale, a partire dall’età di 57 anni fino ai 71 anni.

Maggiore è l’età del lavoratore, più elevati risulteranno anche i coefficienti di trasformazione. Nel 2023 il coefficiente sarà pari a 4,270 per chi esce a 57 anni (era 4,186 nel 2021-2022) e a 6,655 per chi esce a 71 anni (era a 6,466 nel biennio 2021-2022).

Borsa: a Milano (+1,66%) svettano Eni e Saipem

Piazza Affari termina un seduta positiva (+1,66%) insieme alle altre borse europee anche grazie all’andamento di Wall Street. I mercati hanno beneficiato dell’effetto dei risultati superiori alle attese di aziende del calibro di FedEx e Nike e si sono lasciati alle spalle i timori provocati martedì dall’inversione di rotta della politica monetaria espansiva della Bank of Japan.

Eni (+3,55%) e Saipem (+3,48%) campeggiano in vetta al listino principale in una buona giornata per i petroliferi con le quotazioni del greggio in rialzo. Guadagna oltre il 2% Tim (+2,23%) alla vigilia di un nuovo incontro fra governo e azionisti sulla rete. Nessun titolo tra i big termina invece col segno meno. Fuori dal Ftse Mib, acquisti su Mps (+3,95%).