Campania: verso lo stop agli spostamenti interprovinciali
Campania: verso lo stop agli spostamenti interprovinciali. E’ quanto prevede una delibera della Regione Campania che, come annuncia Palazzo Santa Lucia stessa, è in corso di pubblicazione.
Si è svolto questa mattina un incontro con le organizzazioni sindacali della scuola; nel corso del quale è stata espressa piena condivisione per le misure adottate per prevenire e contrastare l’emergenza Covid. Nel corso dell’incontro sono state comunicate le prossime iniziative al vaglio dell’Unità di Crisi e che saranno oggetto dell’Ordinanza che sarà pubblicata a breve, di cui si anticipano i contenuti.
Scuole
Acquisiti i dati epidemiologici sulla scuola, che attestano un continuo aumento dei casi accertati che in alcuni territori sono raddoppiati; nonché i dati relativi all’intero contesto regionale; rimangono ferme le disposizioni delle precedenti Ordinanze sulla scuola, con due nuove decisioni.
Avvio immediato di progetti finalizzati alla didattica in presenza per i bambini autistici e/o con disabilità.
Elementari
Orientamento alla riapertura delle attività in presenza delle scuole elementari da lunedì 26 ottobre; subordinata a un’ulteriore verifica che sarà svolta nei prossimi giorni sull’andamento dei contagi registrato nel personale scolastico e negli alunni.
Per quanto riguarda le altre decisioni relative alla prevenzione e al contrasto dell’epidemia, la Regione ha chiesto al Ministro della Salute di condividere e disporre la sospensione di ogni attività dalle 23 alle 5 del mattino e degli spostamenti dalle 24, a partire dal prossimo fine settimana, sull’intero territorio regionale.
Campania: verso lo stop agli spostamenti interprovinciali
Per i dati epidemiologici provenienti dall’area metropolitana di Napoli e in relazione al Comune di Arzano, sarà disposta l’istituzione della zona rossa nello stesso Comune di Arzano.
Infine, per contrastare assembramenti e ridurre comunque la mobilità, l’Ordinanza prevederà la limitazione degli spostamenti interprovinciali, se non giustificati – previa autocertificazione – da motivi di lavoro, sanitari, scolastici, socio-assistenziali, approvvigionamento di beni essenziali.
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