Cervinara: addio ad Angelo Martone, il fotografo dell’amore

Redazione
Cervinara: addio ad Angelo Martone, il fotografo dell’amore

Ha immortalato i giorni felici di centinaia e centinaia di coppie. Era così bravo che, ancora oggi si sfogliano quegli album fotografici, come se fossero dei libri di storia, la storia degli amori di Cervinara e della Valle Caudina.

E’ andato via, all’età di 89 anni, Angelo Martone, fotografo di razza e gran signore, Era il primo dei fratelli Martone ed aveva appreso l’arte della fotografia sulle orme del papà che commerciante e fotografo.

Per più di mezzo secolo ha immortalato matrimoni, battesimi, prime comunioni e cresime di tante persone, non solo di Cervinara, ma anche della stragrande maggioranza dei comuni caudini.

Era un maestro nel cogliere la luce e l’angolo giusto da dove scattare e, magicamente, trasformava gli sposi in veri e propri divi. Ci sono alcuni suoi album in bianco e nero  che nulla hanno da invidiare alle foto di Robert Doisneau e le coppie possono competere con quelle del bacio all’Hotel De La Ville.

Angelo catturava l’essenza del momento e lo rendeva davvero eterno. E poi, dietro la macchina era leggero e discreto, sembrava quasi che sparisse. Ma poi i risultati erano eccellenti.

Per un periodo, come gli altri fratelli, si era anche trasferito negli Stati Uniti d’America, ma decise di tornare e restare a Cervinara per amore della moglie Maria Giallanella e delle figlie Concetta, Angela Maria e Gina.

Oltre ad essere attento alle foto, conosceva le condizioni economiche di chi si rivolgeva a lui e andava incontro a tutti perché, nel suo personale mondo, tutti si dovevano poter permettere un servizio fotografico completo nel loro giorno più bello.

Un atteggiamento da gran signore che riusciva a soddisfare tutte le esigenze. Anche lui, purtroppo, è andato via in questo tempo in cui ci è negato anche un semplice saluto ai defunti.

Di Angelo Martone, però, resta una traccia indelebile, restano quelle foto scattate a sposi che oggi sono nonni e che i loro nipoti guardano con estrema ammirazione ed emozione. Gli sia lieve la terra.