Cervinara: aggressione razzista, la condanna dell’assessore Cioffi
Cervinara: aggressione razzista, la condanna dell’assessore Cioffi. “Bisogna attendere l’iter giudiziario, ma se confermata questa storia sarebbe davvero gravissima”. L’avvocato Raffaella Cioffi, assessore ai servizi sociali del comune di Cervinara, da noi sollecitata ad esprimere un giudizio sull’aggressione razzista del ragazzo di 21 anni, affronta il problema senza mezze misure.
L’imbarazzante silenzio
L’ avvocato Cioffi squarcia un silenzio imbarazzante da parte delle istituzioni e di tutte le agenzie che agiscono sul territorio di Cervinara. Non prendere posizioni davanti ad un’aggressione razzista nei confronti di un ragazzino è grave quanto la stessa aggressione
“ Non ricordo un episodio così grave di razzismo e violenza qui da noi a Cervinara, continua l’assessore che ci parla anche del rapporto diretto che lei stessa ha con immigrati. Mi capita spesso, come assessore alle politiche sociali, di confrontarmi con realtà della immigrazione a Cervinara.
Voglia di integrazione
Le persone immigrate che risiedono nel nostro paese ormai da anni, vogliono integrarsi ed essere accettati, soprattutto le donne. Sono loro che spesso si recano alla casa comunale per essere ascoltate, per chiedere consigli, per cercare strade sempre nuove per sentirsi accettate.
Cervinara: aggressione razzista, la condanna dell’assessore Cioffi
Mi raccontano ed ho potuto constatare che hanno trovato qui da noi tanta accoglienza e solidarietà, ma purtroppo, ancora oggi molte porte chiuse in faccia. Ci siamo illusi o meglio abbiamo voluto convincerci del fatto che oggi il razzismo sia un fatto isolato.
In realtà, incalza l’assessore, è una piaga che ancora oggi costituisce un ostacolo alla convivenza civile, una polveriera che può esplodere da un momento all’altro.
Non girare la testa dall’altra parte
Credo che si debba dare un forte impulso alla rete sul territorio attraverso opere di sensibilizzazione sul tema ed incontri sempre più soventi con gli immigrati sul nostro territorio. È un problema che va affrontato, senza girare la testa dall’altra parte”.
Parole chiare e nette di condanna da parte di un importante rappresentante istituzionale che proprio per il ruolo che occupa può dare un forte contributo a combattere sul nascere questa vera e propria piaga.