Cervinara, approvato il nuovo piano di mitigazione del rischio
La notizia è arrivata da Roma, nel primo pomeriggio. Era tanto attesa e l’assenza dei rappresentanti della regione Campania al tavolo aveva fatto pensare ad un ennesimo rinvio. Ma, il numero legale è stato assicurato dai rappresentanti della Regione Puglia, evidentemente molto più responsabili dei campani, e così il Comitato Interministeriale ha dato il via libera anche al nuovo piano della mitigazione del rischio del comune di Cervinara, insieme a quelli di alcuni comuni pugliesi. Un parere che, dopo il via libera del comitato scientifico, tardava ad arrivare anche se era una pura formalità. Ora, invece, è ufficiale ed il nuovo piano per entrare effettivamente in vigore ha bisogno solo della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Cosa che, come ci ha assicurato il sindaco Filuccio Tangredi, dovrebbe avvenire entro questo mese di luglio. Il primo cittadino è veramente soddisfatto, in quanto ha sempre perseguito questo risultato, presentato, tra l’altro, come primo punto del suo mandato elettorale ed arriva al traguardo a pochi mesi dalla scadenza del suo mandato elettorale. La nuova mappatura, oltre a dare un esatto disegno del rischio, dovrebbe consentire una ripresa dell’attività edilizia, inchiodata al dicembre del 1999, quando l’evento franoso colpì Cervinara causando la morte di cinque persone e la distruzione della frazione Ioffredo. Allora, quasi per intero il territorio del comune caudino fu incluso in zona rossa. In buona sostanza, ogni tipo di attività edilizia, anche quella per le ristrutturazioni, fu completamente bloccata. Qualche mese dopo la sua elezione, Tangredi stipulò una convenzione con l’Autorità di Bacino, Volturno-Liri-Garigliano per arrivare ad una mappatura più approfondita. Una convenzione che fu subito contestata, in quanto era stata la stessa Autorità a disegnare la prima zona rossa nel dicembre del 1999. La convenzione è costata alle casse del comune di Cervinara circa 900 mila euro. Anche se, come ricorda sempre il sindaco, grazie all’intercessione dell’allora deputato Marco Milanese, il ministero dell’Economia aveva concesso un finanziamento di 700 mila euro. I rilievi sono stati lunghi e laboriosi. Più volte, infatti, il primo cittadino ha dovuto portare in consiglio una proroga della convenzione per dare modo ai tecnici di terminare il lavoro. Un lavoro sempre contestato, in quanto, a dire della minoranza, non tutti i carotaggi erano stati compiuti. Ma, alla fine, il risultato è arrivato. Il Comitato Interministeriale ha dato il parere favorevole e, a Cervinara, tanti vincoli dovrebbero essere rimossi, permettendo anche la redazione del piano urbanistico comunale. Infatti, l’urbanizzazione è ferma ad un piano di fabbricazione risalente ai primi anni Settanta del secolo scorso. Il via libera è stato salutato con grande soddisfazione dal sindaco Tangredi e dalla sua maggioranza.
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