Cervinara, chiude la storica edicola del Trescine
Cervinara. Non chiude solo un’edicola, si abbassa la saracinesca, a quanto pare definitivamente, su un pezzo di storia del paese.
Oramai i giornali vengono comprati sempre di meno: l’Italia è un paese che non legge e le edizioni on line minano la sopravvivenza di quotidiani e periodici. Ma per Cervinara quella edicola, gestita da Crescenzo Izzo per un tempo lunghissimo, è stata l’unica del paese.
Il titolare si recava a piedi alla stazione all’arrivo del primo treno da Napoli alle 5 e 30, per ritirare le copie dei giornale.
Vendeva una ventina di edizioni de Il Mattino, pochi quotidiani di partito e pochissime copie di quelli sportivi.
In particolare de La Gazzetta dello Sport e de Il Corriere dello Sport, arrivavano soltanto copie che contavano sulle dita di una mano.
Così durante il giro di Italia, quando impazzava la guerra tra gli appassionati di Fausto Coppi e quelli di Gino Bartali, le copie venivano addirittura prenotate.
Delle tappe, infatti, i quotidiani portavano due diverse versioni, in quanto, “la rosa” era pro Coppi ed Il Corriere pro Bartali.
Il nostro direttore, Alfredo Marro, bartaliano di ferro, scendeva da Ferrari per comprare una copia di uno e dell’altro giornale e Crescenzo che le conservava scriveva sulla testata con una penna rossa: “il ragazzo di Ferrari”. Ma, oggi non si può più sopravvivere solo vendendo giornali e poche altre cose.
Crescenzo Izzo fu l’ultimo moicano degli edicolanti che non si limitava solo a vendere il giornale ma anche a tollerare la lettura di molti che non avevano la possibilità di comprarlo nonostante costasse la miseria di 25 lire. Gli attuali titolari, che sono giovani, ci hanno provato ma, purtroppo, non è andata. Ci sono tante altre edicole in paese ma chiusura di quella che fu l’edicola per antonomasia, provoca un colpo al cuore e più di una tristezza.
P.V.