Cervinara e covid, basta con le accuse reciproche
Cervinara e covid, basta con le accuse reciproche. Riceviamo e pubblichiamo una lettera di Annamaria Taddeo
Mobilità
Il 6 giugno 2020 hanno disposto la mobilità tra regioni e immediatamente sono partita da Milano per arrivare a Cervinara in tarda serata.
Libertà
Aperto il cancello della mia casa ho avvertito un senso di libertà, tranquillità e fiducia. Ho lasciato la mia città in quella Lombardia epicentro del contagio COVID19, dove il terrore di una tragedia era palpabile e visibile tutti i giorni del lockdown.
Cervinara
A Cervinara, con le mie care amiche camminatrici, fatti salvi i giorni nei quali alcune di loro assenti perché in vacanza altrove, abbiamo percorso sentieri di montagna. Abbiamo organizzato cene, cercato di ritrovarci ogni giorno per allentare le tensioni accumulate.
Misure di sicurezza
Abbiamo cercato di rigenerare i nostri corpi e le nostre menti. Spesso ma non sempre nel rispetto delle misure di sicurezza. Arrivavo da Milano dove il virus circolava (e circola) e quindi, impaurita, ho cercato di seguire attentamente quanto ci hanno e continuano a raccomandare: mascherina, distanziamento, lavaggio frequente delle mani, niente baci e niente abbracci.
Movida
Ma, quando di sera raggiungevo il centro dove la movida cervinarese impazzava mi rendevo conto che niente era sicuro e nessuno adottava misure di sicurezza. Si diceva… Cervinara COVID free! La comunità scientifica ha fatto distinzione tra zone Covid free e non? Hanno invitato ad allentare la guardia?
Elezioni
Poi sono arrivate le elezioni e quindi, la partecipazione alla campagna elettorale, nonché quella delle votazioni, nonché i festeggiamenti per i vincitori.
Campagna elettorale
Ebbene, leggo che i casi COVID 19 sono aumentati in modo esponenziale e, le accuse sono rivolte esclusivamente a chi ha fatto campagna elettorale, quindi chi si è recato al voto e quindi chi dalle urne è uscito vincitore. Il vincitore è sempre uno, c’è chi vince e chi perde. Ovvio quindi che il perdente non festeggia.
Domande
E allora, in verità delle domande sono d’obbligo rivolgerle a tutti. Quanti giovani hanno con serietà rispettato le misure anti Covid 19? Quanti candidati hanno evitato di esprimere nelle piazze e sui palchi i loro “consigli” elettorali? E quanti di loro hanno rinunciato alle cosiddette visite domiciliari?
Cene e feste
Quanti cervinaresi hanno declinato inviti a feste di compleanno e alle feste di laurea? Rinunciato di partecipare alle celebrazioni di matrimoni? Quanti hanno evitato cene con amici nelle proprie case o nei ristoranti?
Cervinara e covid, basta con le accuse reciproche
Beh… penso che la responsabilità sia da addebitare esclusivamente alla scarsa attenzione e sensibilità al problema e, al pizzico di superficialità che nella vita a volte aiuta ma che ora è stato fatale.
Paternali
Credo allora sia il caso di smetterla con le paternali, le accuse, le supponenze, le presunzioni e farsi un esame di coscienza così da poter agire nell’interesse di tutti in un momento difficile per la comunità cervinarese. Un augurio di cuore di pronta guarigione a chi è stato colpito dal virus subdolo e vigliacco. Anna Maria Taddeo