Cervinara, falso giornalista promette recensioni alle pizzerie in cambio di denaro: denunciato

Il Caudino
Cervinara, falso giornalista promette recensioni alle pizzerie in cambio di denaro: denunciato
Giornata della pizza, il covid ha procurato un crack da 2,5 miliardi di euro

La truffa era ben fatta. Un distinto signore si presenta in una pizzeria di Cervinara ma, probabilmente, anche in tanti altri locali della Valle Caudina.
Con fare da esperto, assaggia le specialità della casa, chiede gli ingredienti, il metodo di impasto e quello di cottura.
Fa i complimenti e poi si presenta come un giornalista di una rivista specializzata nella recensione di queste attività.
Una rivista di nicchia, ma molto apprezzata. Le parole melliflue ed il fare gentile traggono in inganno. Non solo, “il giornalista” fa intravedere una impennata di quotazioni e, quindi, l’arrivo di tanti nuovi clienti. Perchè si sa ci sono tante persone che seguono i consigli della guida. Ma per avere la recensione, è necessario spendere un poco di soldi come se si trattasse di una pubblicità. Non tanti, solo 130 con 50 di acconto.
Non c’è niente di male, anche se il grande pubblico non lo sospetterebbe mai, fanno così anche gli chef stellati e i più accreditati critici gastronomici.
E’ un circolo vizioso che esclude tanti ottimi locali. Così il proprietario si convince e paga la somma richiesta. Solo che l’uomo non è un giornalista e non esiste la rivista.
Il truffato, però, si trova a parlare con un collega di Monrtesarchio che, a sua volta, ha avuto lo stesso trattamento.
Allora, trova il coraggio di denunciare e gli agenti del commissariato di polizia di Cervinara, diretto dal vice questore Flavio Tranquillo, si mettono sulle tracce del critico gourmet. E non devono andare tanto lontano, perchè l’uomo era tornato in Valle Caudina e ne stava mettendo a segno un’altra di queste truffe. Ma è stato smascherato e deferito all’autorità giudiziaria. Probabilmente, leggendo questo articolo molte persone capiranno di aver speso una cifra per una recensione che non avranno mai. Insieme a lui che è un 58enne di Aversa, per concorso in truffa è stato deferito in stato di libertà anche il figlio di 28 anni.