Cervinara: i Nas sequestrano il centro di igiene mentale
Cervinara: i Nas sequestrano il centro di igiene mentale. I carabinieri dei Nas, acronimo che sta per nuclei antisofisticazione e sanità, hanno posto sotto sequestro il centro di igiene mentale di Cervinara. Una notizia davvero clamorosa che esplode in un contesto sanitario della Valle Caudina sempre più preoccupante.
Farmaci scaduti
A quanto pare, i carabinieri dei Nas hanno effettuato una ispezione nei locali del centro che, ricordiamo si trova nel palazzo che ospita il commissariato di polizia di stato e l’ufficio del giudice di pace. Nel corso dell’ispezione, tra le altre cose, hanno trovato farmaci scaduti.
Un fatto gravissimo perché le persone che hanno bisogno delle cure del centro accusano gravi problemi psichici. Somministrare loro farmaci scaduti vuol dire contribuire ad un peggioramento delle loro condizioni di salute.
Così, i Nas hanno dovuto mettere sotto sequestro il centro. Una notizia che poteva passare anche in sordina se non l’avesse sollevata il nostro giornale. Si attende di capire quello che succederà soprattutto alle tantissime persone che hanno bisogno del centro.
Ricordiamo che questo non interessa solo i cittadini di Cervinara. Il centro di igiene mentale serve anche i cittadini di Rotondi, San Martino e Roccabascerana.
Insomma, un intero comprensorio, quello della Valle Caudina irpina resta senza un servizio essenziale. Resta da capire per quanto tempo non si potrà accedere a questo servizio essenziale.
L’ Asl di Avellino
Ci auguriamo che l’Azienda Sanitaria Locale Avellino metta in campo, al più presto, tutte le contromisure per riaprire il centro e farlo in sicurezza.
Tutti sanno, infatti, che il caldo rende ancora più gravi le condizioni delle persone con problemi psichici. Per loro l’estate risulta essere uno dei momenti più delicati dell’anno. Ecco perché si attende un immediato intervento dai piani alti dell’Azienda Sanitaria.
I comuni irpini della Valle Caudina non possono permettersi di perdere ancora un altro servizio solo perché qualcuno non ha vigilato e non ha fatto il proprio dovere.