Cervinara: i numeri premiano la 42esima edizione della Sagra della Castagna

Redazione
Cervinara: i numeri premiano la 42esima edizione della Sagra della Castagna
Cervinara: i numeri premiano la 42esima edizione della Sagra della Castagna

Cervinara: i numeri premiano la 42esima edizione della Sagra della Castagna. Una edizione da incorniciare, momenti da non dimenticare, scene indelebili e numeri record. In quattro giorni, il Borgo Castello di Cervinara ha ospitato oltre cinquantamila persone.

Visitatori da tutta la Campania

Visitatori che sono arrivati da tutta la Campania per immergersi nei colori, nei sapori e negli odori della 42esima Sagra della Castagna del Partenio. Un assedio gioioso e giocoso che ha decretato quello che si può considerare un successo annunciato.

Quest’anno, infatti, Il Mastio, l’associazione che organizza la manifestazione ha raddoppiato la sua durata. Da due, si è passati a ben quattro giorni consecutivi. Una scommessa premiata da un incredibile gradimento che è stato supportato dall’amministrazione comunale ed anche sopportato dagli abitanti del Borgo. Per i residenti, infatti, non sono mancati problemi logistici, ma, volentieri, hanno sopportato questi disagi proprio per essere d’aiuto agli organizzatori che poi sono i figli ed i nipoti della loro stessa comunità.

Forti di questi numeri, dopo un sacrosanto riposo, gli organizzatori possono iniziare a pensare e a pianificare l’edizione del 2024.

Intanto, proprio partendo dalla sagra si possono fare due riflessione importanti. Innanzitutto, la manifestazione dimostra che uno sviluppo turistico serio è possibile per Cervinara. Non a caso, si nota una importante crescita professionale degli operatori del settore.

Lo sviluppo deve essere indissolubilmente legato alla montagna ed la catena del Partenio è bella e suggestiva 365 giorni l’anno, ogni stagione ha il suo fascino.

Il Brand naturale

La Sagra, la castagna e, quindi, la montagna sono diventati un vero e proprio Brand che identifica Cervinara in tutta la Campania.Da qui bisogna partire e puntare su una qualità di accoglienza sempre più alta. Pubblico e privato si devono sedere intorno ad un tavolo e ragionare su queste tematiche.

Tenendo ben presente la presenza di oltre cinquantamila persone fa bene a tutta la comunità. Magari, la grande scommessa è quella di vederli tornare più spesso ed anche più numerosi. Ma, questa è un’altra storia che si può, anzi, si deve scrivere.