Cervinara: la domenica del dolore
Cervinara: la domenica del dolore. La domenica della lacrime, del sincero dolore, la domenica che mai nessuno dovrebbe vivere. Cervinara si è svegliata attonita. La notizia della morte di Alessandra e Roberta è rimbalzata immediatamente in ogni casa.
Lo squillo dei cellulari
Chi ha figli coetanei delle due vittime, Alessandra Taddeo e Roberta Iuliano, o delle due amiche che viaggiavano nella cinquecento, ha sentito squillare i cellulari dalle quattro e trenta in poi. Man, mano i genitori si sono resi conto di ciò che era successo. Mentre i loro figli si sono precipitati sul luogo dell’incidente.
Poi i ragazzi hanno deciso di stringersi intorno alle abitazioni delle due vittime. Lo fanno, con timidezza da lontano, non osando nemmeno avvicinarsi all’immane dolore delle due famiglie.
Pensare che due vite possano essere falciate in una manciata di secondi, che la gioventù e la voglia di vivere possano essere rapite da un fato assurdo, è qualcosa che mette a dura prova anche chi ha una fede salda ed incrollabile.
Il dolore del papà di Alessandra, la mamma è morta qualche anno fa, lo struggimento del papà e della mamma di Roberta e di tutti i parenti delle due ragazze non si potranno mai raccontare. Il dolore vero è loro ed è solo loro.
Le due criature
Gli amici di Alessandra, di Roberta e delle altre due ragazze fanno benissimo a far sentire la loro presenza. E, certamente, farebbero l’impossibile per consolarli e per far tornare quelle due ” criature” in vita. Sarebbe bello vederle di nuovo sorridere, giocare, entusiasmarsi.
Ma nessuno ha questo potere. Oggi Cervinara può solo piangere, i genitori possono solo stringere forte i loro figli. I ragazzi possono solo scambiarsi una carezza, chi si vuol bene può solo abbracciarsi. E chi ha fede deve pregare per chiedere un po’ di pace per le famiglie Taddeo e Iuliano. Chi ha fede sa che Alessandra e Roberta, dall’alto cielo consoleranno i loro cari.