Cervinara: la drammatica denuncia della vittima del furto

Redazione
Cervinara: la drammatica denuncia della vittima del furto
Gesualdo: svaligia l'abitazione dell'ex compagna, smascherato dai carabinieri

Cervinara. Una testimonianza tutta da leggere che dà  il senso della gravità dei fatti avvenuti nella notte. Gente senza scrupoli, persone armate con mazze di ferro, piedi di porco  e martelli si sono introdotte in un’abitazione, che non è lontana dalla stazione dei carabinieri.

I proprietari scoprono ciò che sta avvenendo, danno l’allarme mentre i ladri sono ancora in casa, ma non ci sono pattuglie delle forze dell’ordine che possano intervenire. Questo succede in un paese dove ci sono un commissariato di polizia, una stazione dei carabinieri ed anche i carabinieri forestali. Nessuno difende i cittadini e, la notte scorsa, poteva consumarsi una tragedia. La persona che ci scrive, infatti, per lavoro gira con un’arma e,”fortunatamente”, al momento del furto non era in casa. Ma leggiamo cosa ci scrive.

Spett.le Il Caudino

Questa notte i ladri sono venuti a ritrovarci per la seconda volta in 6 mesi. Questa volta più attrezzati, per poter buttare giù anche le pareti.

Nonostante la presenza in casa di più persone, (anche armate) sprezzanti di qualsiasi pericolo, non hanno esitato a mettere sotto sopra tutta la casa e a portare via denaro e oggetti di valore.

La cosa più sconcertante comunque è il fatto che, una volta accortici di quello che stava succedendo, ed essere prontamente intervenuti per scongiurare ulteriori danni a persone o cose, inseguendoli nei terreni abbandonati adiacente la nostra abitazione, si provvedeva contemporaneamente ad avvisare le forze dell’ordine.

Sia la Polizia che i Carabinieri, non avevano equipaggi in servizio, causa il personale ridottissimo! In pratica, come la notte di sei mesi fa, i delinquenti, come allora, erano liberi di poter andare ovunque a commettere delitti di qualsiasi genere.

Non mi meraviglierei se durante la notte appena trascorsa, avessero commesso altri danni. Tutto questo, in conclusione, è per far sì che gli organi preposti, sappiano che Cervinara è una città abbandonata.

Bisogna difendersi da soli, e solo per un caso, il sottoscritto, questa notte, armato per ragioni di lavoro, non se li è ritrovati di fronte. Chissà come sarebbe andata a finire.

Lettera firmata