Cervinara: la grinta di Bassolino contro l’autonomia differenziata

Una riflessione organizzata da ALes

Redazione
Cervinara: la grinta di Bassolino contro l’autonomia differenziata
Cervinara: la grinta di Bassolino contro l'autonomia differenziata

Cervinara: la grinta di Bassolino contro l’autonomia differenziata. Un po’ di amarcord era naturale. Antonio Bassolino è stato segretario provinciale della Federazione del Partito Comunista Italiano di Avellino per cinque anni, dal 1970 al 1975.

Un periodo di una vivacità estrema e di grande partecipazione alla vita politica soprattutto tra i giovani. Durante quel quinquennio Bassolino ha girato in lungo ed in largo la provincia, diventando una presenza fissa ed un punto di riferimento sicuro anche per la Valle Caudina. Così tornare a Cervinara per lui, e per i compagni di allora, ha significato anche risvegliare tanti ricordi.

Quella organizzata a Cervinara da ALeS, acronimo che sta per Ambiente, Lavoro e Solidarietà non ha avuto nulla del come eravamo. Al centro del dibattito è stato posto un tema cruciale per il diario politico di queste settimana, come l’autonomia differenziata.

Il tema, prima della relazione dell’ex presidente della giunta regionale, è stato introdotto ed affrontato da Paolo Huner, Domenico Cioffi, Nicola Servodio e Mario Picca.

I pericoli per una riforma che sembra premiare le regioni più ricche ed attrezzate, a scapito soprattutto di quelle meridionali e superando il principio di sussidarietà sono temi concreti. Da qui, un appello alla mobilitazione, partendo dalle periferie, coinvolgendo innanzitutto i consigli comunali, chiamati ad approvare specifici ordini del giorno da inviare a Roma.

Lo stesso Bassolino nel suo intervento ha evidenziato l’importanza di una mobilitazione che si opponga a questa riforma pasticciata. Una mobilitazione che agisca su più piani e soprattutto che venga messa in campo punto per punto. Il referendum costituzionale potrebbe rappresentare la battaglia finale, ma prima di arrivarci ci sono tante cose da fare ancora. “ I referendum sono sempre pericolosi, ha avvisato Bassolino, ne sq qualcosa Renzi. Le cosa da fare prima ci sono e possono essere tranquillamente realizzate”.

Ragionamenti lineati, pacati, espressi, però, con grinta da vecchio leone che sembra avere ancora tanto da dare. Ragionamenti  che partono da un’analisi seria della realtà e che non nasconde la preoccupazione della mancanza di partecipazione dei cittadini sia alla politica ma anche alle elezioni. Ed allora, Bassolino, prima di salutare non poteva non elogiare una serata come quella di ieri sera che ha visto la partecipazione del pubblico delle grandi occasioni.

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