Cervinara: la maggioranza ha tutti i numeri e lavora senza sosta per il bene del paese
Cervinara: la maggioranza ha tutti i numeri e lavora senza sosta per il bene del paese. Lo scorso venerdì si è svolta una importante seduta del Consiglio comunale che ha visto all’ordine del giorno,oltre alla presa d’atto degli equilibri di bilancio, anche l’approvazione del regolamento per la definizione agevolata dei tributi e del Siad, il cosiddetto piano del commercio. Lo scrive in un comunicato stampa il sindaco di Cervinara,l’avvocato Caterina Lengua.
Argomenti importanti
L’importanza degli argomenti da deliberare, per i quali l’Amministrazione comunale aveva lavorato senza sosta nei mesi scorsi, ma soprattutto i benefici che da essi derivano per i cittadini di Cervinara avrebbero dovuto suggerire a tutti i 12 consiglieri comunali di assicurare la loro presenza in consiglio e fare in modo che decisioni così incidenti sulle famiglie cervinaresi potessero avere il voto unanime del consiglio comunale nella sua interezza.
Invece è accaduto che l’assenza di due consiglieri ed il preannunciato allontanamento sul primo punto all’ordine del giorno di altri due della minoranza, hanno fatto venire in luce l’abnormita’ di una norma regolamentare che disciplina il funzionamento del solo consiglio comunale di Cervinara, così rischiando di impedire lo svolgimento della seduta consiliare nonostante la presenza di sette componenti di maggioranza del consiglio e di altri due di minoranza.
Il paradosso dei numeri
Il paradosso era che la presenza di 9 componenti su 12 non sarebbe stata sufficiente a consentire, in prima convocazione, l’approvazione, tra l’altro, della rottamazione quater entro il termine di legge del 29 luglio.
Insomma, si rischiava di impedire ai cittadini di Cervinara di giovarsi di uno strumento di definizione agevolata dei tributi, rispetto al quale il comune di Cervinara resta ad oggi uno dei pochi della Campania ad averne deliberato l’approvazione.
Un rischio che si è manifestato in tutta la sua serietà a fronte di una norma, l’art.42 del regolamento consiliare, risalente a diversi anni fa, quando il consiglio comunale contava 20 consiglieri. La norma prescrive, per la validità della seduta, la presenza di 11 consiglieri in prima convocazione e di 7 consiglieri in seconda convocazione.
È evidente che un regolamento di siffatta portata va modificato al più presto perché non è conforme alla legge ed ai più elementari principi democratici. Impedisce al consiglio, formato oggi da 12 consiglieri, 8 di maggioranza e 4 di minoranza, di poter deliberare validamente in prima convocazione, anche se manca 1 solo consigliere.
Una norma assurda!
Naturalmente, di fronte alla delicatezza degli argomenti da approvare e, soprattutto, vista l’imminente scadenza prescritta per l’approvazione della rottamazione quater, come Amministrazione comunale ci siamo sentiti in dovere di richiamare l’attenzione dei due consiglieri di minoranza, che avevano manifestato la loro intenzione di allontanarsi, sul tenore della norma in questione che, per quanto assurda, è ancora in vigore.
Il giorno successivo
Ad ogni modo, non sfugge che l’approvazione dei punti sarebbe comunque avvenuta il giorno successivo, in seconda convocazione per la quale è prevista la presenza di 7 consiglieri; seconda seduta che era gia’ stata convocata precedentemente ed in tempo utile.
Ho ritenuto doveroso questo chiarimento di fronte al maldestro tentativo di far passare quello che è solo un tecnicismo aberrante, un paradosso regolamentare, a cui va posto rimedio, a garanzia del funzionamento democratico delle istituzioni, per un caso politico sulla tenuta della maggioranza.
Sovente accade in politica che, quando non si hanno ben chiare le reali problematiche dei cittadini, si crea scompiglio diffondendo notizie false o, peggio ancora, si gioca allo sfascio.
Concludo ringraziando, di cuore, gli assessori ed i consiglieri delegati di maggioranza per l’impegno quotidiano e per il lavoro che stanno portando avanti in un contesto generale non semplice.
Il bene della comunità
Esorto tutti ad uscire dalla fumosita’ delle parole e a lavorare responsabilmente per il bene del paese. Nell’estate più rovente che l’umanità ricordi si possono avere facilmente colpi di sole ma questo è il tempo della serietà e della responsabilità.
In gioco non c’è il piccolo destino politico di ognuno di noi. C’è il bene della nostra comunità, quell’unico bene che dovrebbe guidare l’azione di ogni figura istituzionale e suggerire di adoperare sempre un linguaggio di verità, conclude il Sindaco Caterina Lengua