Cervinara, la storia dell’apparizione della Beata Vergine Maria in Cornito
“Guardat’ là ‘a Maronn’, ‘a Maronn…” cosi gridarono delle ragazzine che erano in Piazza Regina Elena, nell’ottobre del 1917. La voce popolare narra che mentre giocavano in piazza delle ragazzine videro una Donna, a grandezza naturale nonostante la distanza, sul monte Cornito. Le loro grida attirarono l’attenzione. I presenti, stupiti e sbigottiti, corsero in Chiesa pensando che qualcuno avesse portato in processione la statua, ma dapprima non si trovano le chiavi. Corsero in montagna e trovarono rami secchi. Tornarono in piazza e rividero la Donna vestita di nero. Corsero, nuovamente, in montagna e ancora trovarono rami secchi. Tornarono in Chiesa, ove rinvennero le chiavi, e videro che la statua era al suo posto. La gentilissima preside Maddalena Mercaldo ricorda anche che la nonna, la sig.ra Maddalena Pisaniello vedova Mercaldo, le raccontava che nel frangente dell’apparizione implorò la Madonna di proteggere il suo primogenito Giacomo, che era in guerra.
Protezione
E pare che il Sig. Giacomo Mercaldo durante il conflitto bellico, nel periodo della sconfitta di Caporetto, vide e udì una donna vestita di nero che gli suggerì quale strada percorrere per non incontrare i nemici, egli portò con se anche un altro cervinarese, sig. Raviele, che si salvò. Ognuno di noi è libero o meno di crederci, resta il dato di fatto che egli tornò insieme a pochi altri cervinaresi nel paese natio.
Rispetto
Inoltre, la sig.ra Mercaldo narrava anche che di fronte a simile manifestazione anche delle maestranze anarchiche e non credenti, che avevano degli operai, che lavorano le castagne nel palazzo marchesale, si tolsero il berretto in segno di rispetto. In seguito alla grazia ricevuta la sig.ra Maddalena Pisaniello, vedova Mercaldo, avendo il permesso del proprietario del terreno sig. Pasquale Simeone, fece costruire l’edicola votiva, restaurata poi dal figlio Michele negli anni ’80. Il sig. Michele Mercaldo poi, negli anni successivi, curò anche una festicciola che veniva fatta il 31 dicembre e il 1 gennaio di ogni anno, con banda musicale e fuochi pirotecnici, tradizione ormai desueta.
Edicola Votiva
L’edicola votiva di Cornito raffigurante Maria Ss. Addolorata, venerata da secoli nella nostra parrocchia, ancora oggi è meta per i fedeli, in specie il 31 dicembre per la preghiera di ringraziamento. E’ opportuno precisare che l’icona iniziale, di manifattura pregiata, venne rimossa e oggi conservata, per benedizione di Dio, da un privato che l’ha comunicato al parroco. Egli infatti recatosi a Cornito, essendo stato incaricato come piastrellista di sostituire la vecchia icona con l’attuale, arrivato sul luogo trovò distrutta l’immagine del 1917 e pazientemente ne raccolse i resti, che ancora amabilmente custodisce.
Fonti: “Racconti cervinaresi” di Massimo Zullo; “Abbazia San Gennaro di Cervinara” di Gennaro Formato, la memoria infallibile della Preside Maddalena Mercaldo
Elena Merola