Cervinara: Lengua fa il gioco delle tre carte e i cervinaresi vengono truffati

Redazione
Cervinara: Lengua fa il gioco delle tre carte e i cervinaresi vengono truffati
Cervinara: Lengua fa il gioco delle tre carte e i cervinaresi vengono truffati

Cervinara: Lengua fa il gioco delle tre carte e i cervinaresi vengono truffati. Eravamo convinti che il ridicolo potesse avere un limite. Ci sbagliavamo. L’amministrazione comunale guidata da Caterina Lengua è riuscita ad abbassare l’asticella della dignità a Cervinara. Lo scrivono i consiglieri del gruppo di minoranza Uniti per Cervinara. .

Il ridicolo monologo

Ha convocato una conferenza stampa che si è rivelata un ridicolo monologo, con tristi e mute comparse dietro di lei, per dire una cosa semplice: la Tari non sarà abbassata. Il punto è uno solo: l’Amministrazione Lengua ha aumentato la Tari e, come dice il vice sindaco in un’altra conferenza stampa, è stato un innalzamento non giustificato.

Dunque bisognava revocare l’aumento della tassa e non introdurre una ridicola procedura per cercare di pagare di meno. Ci troviamo davanti alla solita vergognosa pantomima: Lengua fa il gioco delle tre carte e i cervinaresi vengono truffati. E i cittadini di Cervinara pagano.

La cosa più ridicola, però, è che il rimedio è peggiore della malattia. Lengua dice di voler abbassare la Tari nel mentre usa i fondi per i bisognosi. Quindi cosa fa? Prende soldi già destinati ai cervinaresi e fa credere loro che la tari è ridotta: un imbroglio, nulla in più!

Dunque, chi avrebbe potuto usare quei soldi per altre priorità, magari per far fronte alle difficoltà di ogni giorno, deve ringraziare il Sindaco teatrante. Resta ancora aperta una importantissima questione politica. E’ evidente che l’Amministrazione Lengua non è più maggioranza a Cervinara vista l’uscita di fatto di due membri della lista che li ha portati al potere.

Masggioranza appesa al filo di n solo voto

Senza contare che oramai è evidente che il governo resta appeso ad un solo voto di maggioranza. Ne tragga le conseguenze Lengua: si dimetta, vada a casa e restituisca la parola ai cittadini sovrani!