Cervinara: l’odiosità dei diritti negati ai disabili
Cervinara: l’odiosità dei diritti negati ai disabili. Il mondo della disabilità,questo sconosciuto. Nessuno si rende effettivamente conto di cosa possa significare passare la vita su una carrozzella o in un letto. Ci armiamo tutti di una finta pietà, ma poi ci comportiamo nel peggiore dei modi, calpestando i diritti di queste persone.
Lettera a Il Caudino
Al nostro giornale è arrivata una lettera di una disabile che vive a Cervinara. La signora non è stata sempre così, lo è diventata. probabilmente, a causa di qualche patologia. Eppure abbraccia la sua croce, cercando di cogliere quelli che possono essere gli aspetti positivi. Uno fra tutti una maggiore sensibilità.
Allo stesso tempo, però, le fa rabbia vedere i suoi diritti calpestati, ma leggiamo le sue parole per capire, sino in fondo il suo dolore.
La lettera: la disabilità vista da un disabile
Fino a pochi anni fa, ero una persona, cosiddetta normale. Lavoravo, camminavo e espletavo tutte le incombenze che potevo. Oggi non più!
Oggi sono disabile, sono “diversa”: questo è quello che voi vedete, io, invece, mi vedo come una persona migliore, capisco tante cose che prima non capivo.
Le diversità sono negli occhi di chi guarda. Sapete quanta sofferenza c’è in questo? Tantissima, a volte, un sorriso, una carezza, una parola dolce fanno o non fanno la differenza.
Vado di fretta, c’è il posto libero dei ” malati”, a volte neppure si guarda il cartello, allora parcheggio e vado a fare la mia commissione. Dietro quel cartello c’è un problema.
La persona che dovrebbe occupare quel posto non può camminare, ma che ci frega, tanto a noi non ci interessa. Sapeste quante volte mi è capitato. Vorrei dire a queste persone, che neanche io avrei mai pensato di poter entrare in questo mondo, ma ci sono.
Vivere sulla propria pelle
Adesso vivo sulla mia pelle quello che vivono le persone diversamente abili. Diversamente abili, cosa vuol dire? Vorrebbe significare tanto. Sì, ma in questo mondo fatto di menefreghismo non ha significato. Con l’augurio che possiate vivere sempre in salute. Una disabile.
Sin qui la lettera di una persona che mostra una rara sensibilità che dovrebbe essere presa ad esempio da tutti. Poi ci siamo noi, quelli che se ne fregano e con ogni gesto facciamo del male a qualcuno.