Cervinara, Luigi Mainolfi e l’imperialismo culturale
Serata all’insegna della cultura, ieri, nel salone della nostra biblioteca. Per il ciclo Incontro con l’autore, Luigi Mainolfi ha presentato il suo libro Imperialismo culturale e …, una raccolta di articoli scritti in questi ultimi anni. Dopo il saluto del nostro direttore Alfredo Marro, hanno preso la parola i relatori Paolo Saggese e Nicola Terracciano. Il primo, nel riconoscere la bontà dell’iniziativa, “un’eccezione per le nostre comunità, solitamente allergiche a iniziative del genere”, ha colto nel libro di Mainolfi “una decina di elementi cardini, il primo dei quali è la preminenza del bene comune . . . Emerge, poi, il senso pratico della politica, intesa come risposta alla domanda di servizi che i cittadini chiedono e che si può sintetizzare in due principi irrinunciabili. Il primo è lo stretto legame con il territorio, che è un elemento di crescita e di sviluppo e che, invece, non solo è stato sistematicamente ignorato, ma è stato oggetto di un incomprensibile e grave saccheggio, specie edilizio, del quale si pagheranno ancora a lungo pesanti conseguenze”. Terracciano, dal canto suo, ha messo in evidenza che: “Una biblioteca e un centro di cultura in una piccola comunità del Sud ha qualcosa di miracoloso e torna a merito della famiglia del giornale che coltiva il seme liberale degli uomini del passato, dei quali ricordiamo il sindaco Donatino Pagnozzi, che pagò con la vita la sua adesione agli ideali risorgimentali. Non si deve dimenticare che lo Stato unitario è stato costruito dai meridionali: è una verità storica, della quale occorre conservare la memoria, senza la quale non ci può essere futuro per qualsiasi popolo, Lo dice Mainolfi nel suo libro, che, sotto tale aspetto, è un invito a onorare i grandi del passato”. In chiusura, l’intervento dell’autore che ha ripercorso la storia degli ultimi tempi della politica irpina.
Marpa53