Cervinara, medicine negate, misura tampone dell’amministrazione Tangredi
“Abbiamo messo a disposizione un’auto, su richiesta specifica di due persone che ce lo hanno richiesto. Domani l’auto, guidata da un dipendente del comune, si recherà presso la sede dell’Asl di via degli Imbimbo per ritirare le medicine di cui hanno bisogno. Ma, si tratta di una soluzione di emergenza. Purtroppo, il problema è tutt’altro che risolto, tanto è vero che terremo un consiglio comunale congiunto con Rotondi, San Martino Valle Caudina e Cervinara”. Sono le parole del sindaco di Cervinara, Filuccio Tangredi, riguardo la triste vicenda della chiusura della farmacia al poliambulatorio di Cervinara. Una questione che investe in pieno i malati oncologici, che si trascina da diciassette giorni e, alla quale, non è stata data ancora una risposta definitiva. Secondo alcune indiscrezioni che abbiamo raccolto, ci sarebbe in atto una procedura per permettere la consegna delle medicine a personale che i comuni potrebbero mettere a disposizione. I malati oncologici dovrebbero portare le ricette al poliambulatorio di Cerivnara che, a sua volta, dovrebbe provvedere ad inviarle ad Avellino. Qui sarebbero confezionate per essere consegnate al personale incaricato dai comuni, per poi consegnarle agli interessati. C’è, però, qualcosa che stride anche in questa soluzione. I malati oncologici hanno diritto alla privacy, forse, ne hanno diritto più di tutti noi. In questo modo, invece, il loro diritto non sarebbe preservato. A questo punto, quindi, la riunione dei quattro consigli comunali deve servire a chiedere a voce alta e ferma che si faccia almeno una convenzione con le farmacie del territorio, così come avviene in altre Asl della nostra regione.
Pe.Va.