Valle Caudina, medicinali negati, si mena il can per l’aia

Il Caudino
Valle Caudina, medicinali negati, si mena il can per l’aia

Indispettisce, e non poco, l’insensata risposta del direttore generale dell’Asl Av2 Sergio Florio il quale, nel tentativo di giustificarsi arrampicandosi sugli specchi, non si accorge di rafforzare le ragioni opposte all’accentramento nel capoluogo del servizio di consegna dei medicinali salvavita ai pazienti interessati. Florio, a sostegno della bontà del suo provvedimento, non esita a dichiarare, in un comunicato stampa, che esso “è conforme…” ad analoga disposizione vigente nell’Asl Av 1, elevata evidentemente a struttura delegata a certificare la qualità di servizi di Enti terzi. Non si ferma qui, però, la difesa del direttore generale, che pretende addirittura di far credere che l’accentramento sia stato disposto al fine di “assicurare la distribuzione dei farmaci per l’intera giornata ed anche di sabato mattina”, in luogo del servizio “solo di mattina … e talvolta solo un giorno a settimana, come a Cervinara”. Resta un mistero, però, quale strano folletto abbia informato Florio dei salti di gioia che i pazienti dei quattro comuni irpini della valle caudina abbiano fatto, dopo aver saputo del provvedimento che impone viaggi verso il capoluogo per ritirare i medicinali che potrebbero ottenere comodamente a due passi da casa, nel poliambulatorio cervinarese. Appaiono, infine, magra consolazione la condivisione che sul provvedimento ha espresso la Direzione Sanitaria e i risparmi realizzati sulla spesa, dei quali sarebbe curioso accertare la provenienza, per dissipare il sospetto che derivino dalla riduzione di interventi di assistenza ai cittadini, che finiscono, così, per pagare le economie sulla propria pelle.

Red