Cervinara: neonato morto, attesa per le perizie

Redazione
Cervinara: neonato morto, attesa per le perizie
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Sono trascorsi da poco due anni. E continua ancora la fase istruttoria anche se, tra non molto tempo, dovrebbero essere depositate le perizie tecniche, disposte dalla dottoressa Nicoletta Giammarino della Procura della Repubblica di Benevento.
Stiamo parlando di una vera e propria tragedia che avvenne nella notte tra il 22 ed il 23 maggio del 2014.
Angela Pallotta, allora 27enne di Cervinara, al nono mese di gravidanza, portata avanti nel migliore dei modi, accusò delle contrazioni sempre più forti. In buona sostanza, era arrivato il tempo di mettere al mondo il suo bambino. Il marito, Salvatore Cioffi, con tanta premura l’accompagnò presso il reparto di Ginecologia dell’ospedale Rummo di Benevento. Una volta arrivata lì, la gestante fu sottoposta ad un primo tracciato, poi ad un secondo, intorno alle due e mezzo del mattino. Secondo questi esami, avrebbe dovuto attendere ancora un po’. Dalla sala travaglio fu portata in stanza, ma lei continuava a perdere liquidi. Il tracciato che poi le fu fatto alle otto del mattino, diagnosticò che, purtroppo, il cuoricino del bambino non batteva più.
I genitori, assaliti dalla disperazione, presentarono denuncia alla polizia, chiedendo assistenza all’avvocato Michele Del Balzo. La Procura, intanto, aveva iscritto nel registro degli indagati sette persone, tra medici, ostetriche ed infermieri, in servizio quella notte. Ci vollero due settimane per restituire il corpo alla famiglia e non si può neanche immaginare cosa abbiano provato i due giovani coniugi in tutto quel tempo. Era il loro primo figlio e lo hanno potuto vedere solo per pochi minuti, per poi tumularlo. Al bimbo nato morto fu imposto il nome di Angelo Antonio.
La loro vicenda commosse tutto il centro caudino  e non solo.
Il tempo lenisce tutte le ferite, ma dalla giustizia, questi ragazzi vogliono solo sapere se c’è stata qualche responsabilità che ha decretato il dramma, anche perché non vogliono che altre persone, che altre mamme, debbano piangere le stesse lacrime. Tra poche settimane, con il deposito delle perizie disposte dal Pm, si comincerà a capire qualcosa di più. La vicenda è seguita, con estrema attenzione dell’avvocato Del Balzo, che, anche umanamente è rimasto colpito da questa vicenda.

P. V.