Cervinara: nonni all’attacco per vaccinarsi, la grande speranza

Redazione
Cervinara: nonni all’attacco per vaccinarsi, la grande speranza

Cervinara: nonni all’attacco per vaccinarsi, la grande speranza. Gli over 80 di Cervinara scalpitano per vaccinarsi. Tante persone hanno contattato la nostra redazione per avere notizie su quando potranno, finalmente, iniziare ad avere meno paura del covid- 19.

Pomeriggio di domani

Alcuni di loro potrebbero iniziare già nel pomeriggio di domani. Attenzione, però, bisogna ricevere la comunicazione da parte dell’Asl Avellino due.

Presso il Palacaudium, nella mattinata di ieri, hanno iniziato a vaccinarsi le persone che hanno superato gli ottanta anni residenti nel comune di Roccabascerana. Poi, nel pomeriggio di ieri e questa mattina, è arrivato il turno dei coetanei di San Martino Valle Caudina.

Nel pomeriggio di oggi, spazio agli over 80 di Rotondi che continueranno nella mattinata di domani. Appena terminata la vaccinazione dei rotondesi, si passerà ai cervinaresi. Ci vuole ancora un poco di pazienza, ma oramai è questione di ore.

Fa piacere sapere che la vaccinazione, per le persone della terza età, sta riscuotendo un così grande interesse. Fa bene sapere che i nostri anziani sono informati e formati.

Figlie e nipoti ci fanno sapere che tanti di loro hanno effettuato, di persona l’iscrizione sulla piattaforma Sinfonia che non si presenta per nulla semplice. Non solo, anche ora stanno attendendo la mail di conferma da parte dell’azienda sanitaria locale.

La grande speranza

L’inizio delle vaccinazioni rappresenta un momento di grande speranza per un paese che, dalla fine di settembre, vive con il fiato sospeso.

Le vaccinazioni e gli accorgimenti possono tenere lontano il covid dalle nostre case. E, vogliamo anche ricordare che a Cervinara oggi si contano solo quattro persone positive.  Da domani, massimo dopodomani inizieranno a vaccinarsi i cosiddetti soggetti deboli.

Possiamo anche dire che, rispetto allo scorso anno, le speranze aumentano. Quelli nati dal 1941 a scendere, rappresentano una generazione forte. Cresciuti con la guerra e la ricostruzione. Hanno studiato, altri hanno lavorato in tutto il mondo.

Hanno conosciuto fame e privazioni, ma hanno anche saputo trasformare in meglio la nostra vita. Quello che abbiamo lo dobbiamo a loro. Ed allora, è bello sapere che ci sono ancora ed hanno ancora la forza di combattere contro questo maledetto virus.