Cervinara: Pd, partito di lotta e di governo
Partito di lotta e di governo. Mai definizione fu tanto valida per il Pd di Cervinara. L’effetto Caterina Lengua, che da segretaria provinciale,era riuscita ad unire le varie anime, è miseramente terminato. Miseramente in quanto,ora il Pd è diviso in mille anime con la segretaria, Giuseppina Cillo che è sempre alla prese con l’ennesima mediazione. Fare il punto non è esercizio semplice. Ad esempio, il partito, ufficialmente, è all’opposizione della giunta guidata dal sindaco Filuccio Tangredi. La stessa Lengua ed i consiglieri Angelo Porreca e Stefano Tangredi siedono tra i banchi della minoranza e sono protagonisti, insieme agli altri, di una dura opposizione al governo del sindaco che,da quasi un anno,si regge con un sol voto. Questa è anche la posizione della segretaria Cillo. Ma, a Cervinara, esiste un gruppo che si ispira a Matteo Renzi ed ha come massimo esponente, l’assessore al decoro urbano, Luigi Romano. Ebbene nel nome del rinnovamento e della spregiudicatezza predicati dal nuovo premier,questo gruppo sostiene Tangredi sindaco dell’Udc che guida una giunta che oltre ai demitiani annovera pure assessori del Nuovo Centro Destra. E visto che in politica non si fa mai niente per niente, gli assessori demitiani hanno ricambiato inviando mogli,parenti e clienti alle primarie per l’elezione del segretario regionale. Ma, attenzione questi infiltrati non hanno votato per la candida renziana, ossia, Assunta Tartaglione che poi ha vinto ma per il suo competitor Vaccaro. Sembrerebbe un mistero ma non lo è affatto. La scelta per Vaccaro è stata dettata dalla circostanza che nel listino bloccato della Tartaglione era presente Caterina Lengua mentre in quella per Vaccaro era candidata la dottoressa Anna Marro, da sempre vicina alla consigliera regionale Rosetta D’Amelio. Ma non finisce qui la strana geografia del Pd cervinarese. Ad esempio,sempre nella compagine di maggioranza c’è chi, come la dirigente provinciale,Fatima Cillo scalpita per avere il proverbiale Posto al sole che le potrebbe essere assicurato dal primo cittadino. Neanche qui niente di particolarmente strano. Chi ha un pò di memoria, infatti, non può non ricordare che il marito della Cillo, Nico Valente, subito dopo le elezioni del 2010, pur essendo stato candidato nella lista Futuro, divenne portavoce della giunta Tangredi. Esperienza che durò poco ma che dimostra il sistema delle porte girevoli che regola la politica cervinarese.
Peppino Vaccariello