Cervinara: Premio Sulle vie della Parità, vincono gli studenti dell’Einaudi
Sono ben cinque le donne elette nel nuovo consiglio comunale che si insedierà, ufficialmente, sabato prossimo 13 giugno. Proprio mentre l’altra metà del cielo conquista questo importante risultato, arriva uno studio degli studenti delle classi terze del Liceo Classico e Scientifico, dell’istituto superiore Luigi Einaudi di Cervinara, diretto da Giuseppe Orlando, che, da un originale punto di vista, illustra la difficile condizione della vita delle donne nella storia del nostro paese.
I ragazzi, guidati dalla professoressa Rosaria Ricci, hanno vinto, grazie a questo studio corredato da un cortometraggio, il primo premio nazionale del concorso Sulle Vie della Parità.
Si tratta di un riconoscimento davvero importante che è un orgoglio per il centro caudino.
In buona sostanza, gli studenti hanno scoperto che a Cervinara, su ben 220 piazze, vie, slarghi e sentieri, solo quattro sono intitolate a donne. E queste quattro strade, tranne piazza regina Elena, sono intitolate a Madonne o Sante.
Questo vuol dire che non c’è una sola donna di Cervinara che sia stata meritoria di avere intitolata qualcosa. Non è affatto così, è solo l’ennesima dimostrazione di come la politica maschilista, anche in questo particolare campo, non abbia tenuto in debito conto il ruolo della donna nella storia del nostro paese. Si tratta, comunque, di una tendenza che è facilmente riscontrabile anche in altri paesi, soprattutto nel nostro meridione.
Ma, i ragazzi dell’Einaudi hanno fatto di più. Hanno realizzato un cortometraggio per spiegare che le cose possono cambiare da subito. La stradina che porta all’Abbazia di San Gennaro, infatti, non ha alcuna intitolazione e, secondo gli studenti, potrebbe essere dedicata ad una poetessa cervinarese: Caterina Cecere. La sua opera, grazie alla professoressa Ricci, è stata studiata attentamente ed è stata riscoperta. Insomma, ora dopo il premio nazionale, questo lavoro potrebbe essere preso seriamente in considerazione per dare un nuovo senso alla toponomastica paesana che deve essere rivista.
E, con le cinque donne in consiglio, può essere corretta anche dal punto di vista femminile per dare un segno di grande importanza.
Peppino Vaccariello