Cervinara: profanata la chiesa di Sant’Adiutore, escrementi nelle acquasantiere
Cervinara: profanata la chiesa di Sant’Adiutore, escrementi nelle acquasantiere. Una chiesa profanata, un luogo di culto oltraggiato nel modo più sporco, nel vero senso della parola, che possa esistere. Escrementi umani e pipì sono stati trovati nelle due acquasantiere che si trovano all’ingresso della chiesa di Sant’Adiutore a Cervinara.
L’amarezza del parroco unico
Lo ha rivelato, questa mattina, durante la messa delle 7 e 30, il parroco unico di Cervinara, don Renato Trapani. Il sacerdote non è riuscito a nascondere la sua amarezza per questo gesto che offende anche chi non crede.
E’ inutile parlare di bravata o peggio di goliardata. Questo è sfregio consapevole per chi lo ha fatto. Dietro sembra esserci una sorta di attacco all’Unità Pastorale.
Tutte le chiese di Cervinara sono aperte dalla mattina alla sera, anche quando non ci sono funzioni religiose. L’apertura serve per dar modo a chi vuole pregare di poterlo fare in tutta tranquillità. Mai nessuno avrebbe pensato che queste aperture potessero servire a chi aveva in animo di compiere un gesto così vile e, ripetiamo, sporco nel vero senso della parola.
Anche chi non crede dovrebbe rispettare un luogo che per tanta gente è sacro ed intoccabile. Solo dei barbari hanno potuto mettere a segno attacco di una viltà inaudita. Per le prescrizioni da covid, le acquasantiere sono vuote. Non c’è l’acqua benedetta. Ma chi entra in chiesa accosta, in modo quasi automatico, per antica abitudine,la mano e poi si fa il segno della croce.
Fatto mai visto prima
Mai era avvenuto un fatto del genere in passato. Le chiese di Cervinara sono state saccheggiate da furti, ma nessuno aveva mai compiuto un gesto sacrilego al loro interno. In passato non sono mancati screzi tra fedeli e diversi parroci, ma le chiese erano state sempre rispettate.
Vergogna assoluta
Portare escrementi in chiesa, o addirittura, fare lì i propri bisogni rappresentano una vergogna assoluta che non devono e non possono rappresentare un paese come Cervinara. ( Foto Vincenzo De Lucia)