Cervinara: ritardi e assembramenti per l’Open Day
Cervinara: ritardi e assembramenti per l’Open Day. Si doveva aprire alle otto. L’orario si trova scritto a lettere cubitali sulle locandine promosse dalla stessa Asl per presentare l’Open day Pfizer. Questo orario probabilmente vale per tutti gli hub della provincia di Avellino, ma non per quello di Cervinara.
50 minuti di ritardo
Tutti sanno, infatti, che in Valle Caudina abbiamo un fuso orario diverso. Così, il centro vaccinale ha aperto solo dopo più di 50 minuti. Mentre tanti giovani si trovano in fila e senza distanziamento.
Poco male, si potrebbe dire, che cosa sono 50 minuti? Ma le sorprese mica finiscono qui. Al momento, infatti, vengono vaccinate solo le persone che devono fare il richiamo.
Altro mistero in salsa cervinarese perché gli open day vengono organizzati per consentire le prime vaccinazioni. In questo caso vengono rivolti soprattutto alle persone dai dodici anni in su. Tra fuso orario a organizzazione cervellotica, chi sa quanto tempo dovranno aspettare queste persone.
Tante di loro hanno preso il posto in fila già dalle sette di questa mattina. La situazione è più che spiacevole anche perché, come abbiamo già detto, si tratta di un platea giovane.
Si sta fornendo un pessimo esempio alle nuove generazioni. Ritardi e disorganizzazione fanno perdere rispetto e fiducia verso le istituzioni.
La lezione dei ragazzi
Viceversa, dal canto loro i ragazzi ci stanno dando una lezione che somiglia ad un sonoro ceffone. Innanzitutto sentono il dovere civico di vaccinarsi. Lo fanno per se stessi, per i loro cari e per la società. Poi rispettano la fila e sono loro a chiedere il distanziamento.
Quando magari, sapendo di questa affluenza, il comune di Cervinara poteva organizzare un servizio di ordine e controllo. Certo, i volontari della Protezione Civile si trovano impegnati nella ricerca di Antonio Moscatiello, ma si poteva prevede questa concomitanza.
Probabilmente, a differenza dei mesi scorsi, il tema vaccini non è più popolare ed allora scema anche l’impegno di chi dovrebbe organizzare.