Cervinara: sacerdote accusato di aver truffato quindicimila euro ad un’anziana

Redazione
Cervinara: sacerdote accusato di aver truffato quindicimila euro ad un’anziana
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Cervinara: sacerdote accusato di aver truffato quindicimila euro ad un’anziana. Una truffa ancora più odiosa di tutte le altre perché arriva da una persona insospettabile da ogni punto di vista. Non ti aspetteresti mai di trovarti di fronte un truffatore in abito talare. Eppure, questo sacerdote avrebbe carpito la buona fede di una persona anziana che ha perso i risparmi di una vita intera di lavoro e di sacrificio.

II prete – truffatore

Il truffatore, secondo una denuncia querela presentata alla Procura della Repubblica, presso il tribunale di Avellino, dagli avvocati Paolo Viscione e Vincenzo Pescitelli, è un sacerdote. Si, avete capito bene, un prete vero e proprio. Non stiamo parlando  di una persona che si spaccia come  tale.

Un esponente del clero della Valle Caudina che spesso, molto spesso, in passato, ha celebrato messe, matrimoni, battesimi e funerali, anche a Cervinara. Ha amministrato i sacramenti, spezzato il pane e versato il vino sull’altare.

Insomma un insospettabile per una donna anziane che spesso ha pregato con lui. Anche questa persona anziana è di Cervinara. Si tratta di una nonna che, a completa insaputa della figlia e della nipote voleva aiutare quest’ultima a superare il concorso per allievi finanzieri nelle Fiamme Gialle.

Così.si è rivolta ad un’amica, nella denuncia si fanno nome e cognome anche di quest’ultima che, a sua volta, l’ha indirizzata verso questo Don che vantava solidi rapporti nelle forze armate anche per aver svolto ruoli operativi all’interno di questi corpi.

Il sacerdote avrebbe ascoltato la richiesta di aiuto che arrivava dall’anziana e, tranquillamente, come se nulla fosse le avrebbe spiegato che per far entrare la ragazza nella Guardia di Finanza erano necessari trentamila  euro.

La consegna dei quindicimila euro

Di questi, quindicimila dovevano essere consegnati prima delle prove del concorso e l’altra metà a prove superate. Naturalmente tutti in contanti. L’anziana acconsente e consegna quindicimila euro in contanti al sacerdote. La consegna, sempre secondo la denuncia, avviene il 28 ottobre del 2021.

Dopo pochi giorni, il sacerdote contatta l’anziana per assicurare che sta andando tutto bene. Ma non è così, visto che la nipote non supera la prova scritta di preselezione. A questo punto l’anziana cerca di contattare il sacerdote per avere spiegazione ed anche per farsi restituire i quindicimila euro.

Le ricerche risultano tutte inutili. Così la poverina non può fare altro che rivelare ai familiari la truffa subita. A questo punto, i familiari  si rivolgono agli avvocati Viscione e Pescitelli che denunciano tutto alla Procura della Repubblica di Avellino.Non solo, i due legali rendono nota questa storia per evitare che altri poverini possano incappare in truffe del genere.