Cervinara, sentenza del Tar: i punti fermi e la nuova competizione tra consiglieri
Nella sentenza del Tar ci sono alcuni punti fermi politici che è meglio evidenziare.
Il primo. L’elezione del sindaco Tangredi non è in discussione. Alle passate amministrative, la lista guidata dal primo cittadino ottenne 4.212 preferenze; mentre quella capeggiata da Iuliano ottenne 2.168 preferenze con una differenza di 2.044 voti.
Nelle sezione 7 e 12, lo scorso anno votarono rispettivamente 583 (parliamo di voti validi) e 613 cittadini per un totale di 1.196 voti.
Considerando la più assurda delle ipotesi e cioè che la lista Iuliano prenda tutte le preferenze comunque non si colmerebbe la differenza. Pertanto, Tangredi resta sindaco a prescindere da come voteranno i cervinaresi di queste due sezioni.
Ancora, nella sezione 7, la lista di Tangredi ottenne 470 preferenze contro le 113 di Iuliano. Il consigliere “campione” della sezione fu Caterina Lengua con 137 voti per la lista di maggioranza e Michele Florimo con 29 voti per l’opposizione.
Nella sezione 12, invece, la lista Tangredi ottenne 360 preferenze e quella Iuliano 253. A prendere il maggior numero di voti fu Daniele Sorriento (per Tangredi) con 103 preferenze, mentre dall’altra parte fu Spiotta con 65 voti.
Il secondo punto è che il nuovo consiglio comunale dovrà eleggere un nuovo presidente.
Queste sono le uniche due certezza della nuova corsa elettorale.
Per il resto si apre una aspra competizione interna alle due liste: i 1.196 voti in gioco fanno gola a molti, soprattutto agli esclusi per una manciata di preferenze nella passata tornata. Pubblichiamo l’elenco completo delle preferenze.
Angelo Vaccariello