Cervinara: Sette polli, tre oche, ventotto conigli e due tacchini, la strage nascosta

Redazione
Cervinara: Sette polli, tre oche, ventotto conigli e due tacchini, la strage nascosta

Il 15 marzo scorso Cervinara è stata protagonista di un caso scottante di cronaca.
La penna del giornalista non riesce a rendere conto del misfatto a cui gli occhi degli “inquirenti” hanno assistito.
Infatti, quella notte, nel piccolo comune caudino, è stata particolarmente buia. Freddo, nuvole basse e pioggerellina hanno costretto tutti i paesani a nascondersi dentro casa. Ecco che, con il favore delle tenebre, una banda di “senza cuore” si è scatenata, lasciandosi andare ai più triviali istinti.
Il bilancio è stato drammatico. Nessuno ne ha dato notizia solo perché i protagonisti hanno cercato di nascondere in ogni modo quella che senz’altro si può definire una vera e propria strage. Né siti, né televisioni, né giornali: nessuno ha saputo nulla. Fino a quando, sull’albo pretorio del Comune, è apparsa una labile traccia. Ecco, allora, che abbiamo cercato di ricostruire il misfatto. Non sappiamo se sono andate esattamente come le raccontiamo le cose. Di certo, però, la prova documentale è testimoniata dai report delle forze dell’ordine. Come tutte le sere, il signor Enne (preferiamo non dare i nomi reali) ha messo a dormire le sue creature come fa sempre. Con il favore del buio, però, sette “individui” si sono avvicinati al luogo e, senza timore e senza alcun rimorso, hanno agito con una ferocia incredibile e una velocità senza eguali. Nemmeno il tempo di emettere un urlo o di scappare: nulla. La mannaia omicida è calata senza remore. Quando la mattina successiva il signor Enne si è svegliato ed è uscito di casa, lo spettacolo davanti a suoi occhi è stato terribile. Stramazzati al suolo c’erano: sette polli, due tacchini, ventotto conigli, tre oche. Tutti uccisi senza pietà. Una rapida indagine, però, ha consentito di trovare i colpevoli: sette cani randagi di grossa taglia. Purtroppo non ci sarà alcun processo contro gli assalitori.
Il Comune di Cervinara, infatti, ha preferito patteggiare un rimborso. Nessuno potrà ricordare la memoria ferita dei polli, delle oche e dei tacchini. E i conigli? Chi ricorderà quei ventotto, “teneri” animaletti? Un silenzio pagato ben 400 euro.