Cervinara, sfiducia a Casale: fantasia o realtà?

Il Caudino
Cervinara, sfiducia a Casale: fantasia o realtà?

Nelle ultime settimane, tra i “ben informati” della politica cervinarese avanza uno scenario che avrebbe del clamoroso.
La spaccatura tra il presidente del Consiglio di Cervinara, Pellegrino Casale, e il sindaco, Filuccio Tangredi, potrebbe arrivare ad un risultato “traumatico”: la sfiducia del Consiglio a Casale.
E’ una cosa mai successa dall’adozione del nuovo Statuto, eppure è una eventualità che lo Statuto stesso prevede.
Il presidente, infatti, può essere revocato “prima della scadenza del mandato, a seguito di approvazione di mozione di sfiducia, solo per reiterata violazione di legge, dello Statuto, dei Regolamenti o per gravi e reiterati comportamenti pregiudizievoli per la funzionalità ed efficacia dei lavori del Consiglio o lesivi del prestigio dei Consiglio stesso”.
Questo è quanto si legge nell’articolo 30 dello Statuto, comma 8. Il comma successiva recita: “La mozione può essere presentata dal Sindaco o da almeno un terzo dei Consiglieri assegnati; è discussa e votata a scrutinio segreto entro 15 giorni dalla presentazione e si intende approvata qualora consegua la maggioranza dei 2/3 dei componenti il Consiglio”.
Facendo due conti, basterebbero 8 consiglieri per sfiduciare Casale ma, per evitare tensioni giudiziarie, il motivo dovrebbe essere chiaramente riconoscibile secondo quanto stabilisce il dettato dello statuto.
Tutto ciò, ovviamente, è rimandato a dopo il 7 giugno, giorno in cui il Tar dovrebbe pronunciarsi sul ricorso per presunti brogli elettorali.
Siamo convinti che, a breve, fioccheranno le smentite. Eppure è una ipotesi che è stata ampiamente discussa.

A.V.