Cervinara: Tari, tariffe indigeste

Redazione
Cervinara: Tari, tariffe indigeste

A rendere ancora più indigesto il fardello è il criterio di ripartizione della spesa tra le varie utenze, sul quale sarebbe stato opportuno coinvolgere, in nome della vantata trasparenza e della invocata partecipazione, i cittadini. L’operazione, invece, non è stata pubblicizzata a sufficienza ed ha visto latitanti gli stessi gruppi di opposizione. La lettura delle tabelle si presta a due osservazioni. La prima positiva è che l’aumento per le utenze familiari è stato contenuto per scelta dell’Amministrazione che ha deciso di mantenere le aliquote in vigore, limitandosi a ritoccare solo quelle legate alla quantità di rifiuti prodotti. L’onere maggiore, di conseguenza, è stato scaricato sulle utenze non domestiche, alcune delle quali escono penalizzate dall’operazione.
A titolo indicativo la graduatoria della tassazione si apre con la categoria di Ipermercati, la cui aliquota è fissata a 40,99 euro a mq., seguita poi da negozi di frutta, pesce, fiori e pizza a 33, 36 euro a mq., quindi da ristoranti e trattorie a 25,57 euro e dai bar a 19,23 euro.
Contenuta, invece, risulta la tassa per le botteghe artigianali e aziende di produzione, evidentemente allo scopo di favorire l’occupazione.