Cervinara, una poltrona per due
Lo scorso 31 dicembre la comunità cervinarese è stata “vivacizzata” da un improvviso botta e risposta tra il primo cittadino, Filuccio Tangredi, e il presidente del Consiglio comunale, Pellegrino Casale.
I due, senza mai citarsi, si sono “sfidati” sul consiglio comunale dedicato alla sicurezza delle comunità di Rotondi e Cervinara.
Il Sindaco ha accusato l’assise di essere stata una inutile “buffonata”; il presidente ha rintuzzato spiegando che il consiglio comunale è il massimo organo democratico di una comunità.
Cosa c’è dietro questo inatteso incrociar di sciabole?
Non è dato saperlo. Al di là dello sgarbo istituzionale che l’uno accusa di aver subito (Tangredi) e l’altro di non aver fatto (Casale), l’evento è solo l’ultimo di una lunga tensione che esiste tra i due già all’indomani del risultato elettorale dello scorso 31 maggio.
Tanto è vero, ricordiamolo, che dopo l’estate proprio Casale era alla guida di un gruppo interno alla maggioranza pronto ad essere formalizzato in Consiglio. Ipotesi sfumata grazie ad una “pizza” pacificatoria.
Che sta succedendo ora? In attesa che i protagonisti decidano di fare chiarezza, l’unico dato analizzabile è quello che da qui ad un mese vedrà Cervinara protagonista della Città Caudina.
La presidenza dell’associazione dei Comuni, infatti, passerà proprio al municipio cervinarese.
E qui casca l’asino.
Come prevede lo Statuto, la guida è del sindaco pro tempore del Comune. Solo che a Cervinara proprio Tangredi ha delegato sine die, con un decreto sindacale, Casale a rappresentarlo nell’ambito del nuovo ente sovracomunale. La presidenza, pertanto, toccherebbe a Pellegrino Casale.
Usiamo il condizionale per evidenti motivi: sarà ancora così?
Una cosa è certa: un chiarimento trasparente potrebbe far solo bene alla comunità cervinarese.
Angelo Vaccariello
@angelismi