Cervinara: Uno spiraglio sull’omicidio Madonna?

Redazione
Cervinara: Uno spiraglio sull’omicidio Madonna?

Si apre uno spiraglio per conoscere la verità sull’omicidio di Errico Madonna, consigliori di Raffaele Cutolo, ammazzato a Cervinara nell’ottobre del 1993.
Ventitré anni sono passati da allora e su quell’omicidio eccellente non si era mai saputo nulla. Era avvolto in una sorta di cappa di oblio, che il nostro giornale, qualche mese fa ha cercato di squarciare.
Nel corso della nostra inchiesta avevamo sottolineato che due persone, molto probabilmente, conoscono la verità. Si tratta dello stesso “professore” e di Pasquale Scotti, suo braccio destro, latitante per 31 anni in Brasile ed ora assicurato alla giustizia italiana. Si sa che Cutolo non intende parlare, è pronto a portarsi nella tomba i suoi tanti segreti. Per quanto riguarda, invece, il suo braccio destro, fuggito la sera di Natale nel 1984, l’ex presidente del tribunale di Napoli, Carlo Alemi, pubblico ministero nel processo sul rapimento Cirillo, da noi intervistato, ci aveva detto che se Scotti avesse collaborato, rischiava di sorbirsi un caffè al veleno come Michele Sindona. Ma, forse i tempi sono davvero cambiati, forse la sicurezza è maggiore, fatto sta che Pasqualino ‘o collier sta collaborando con la giustizia. Il procuratore aggiunto di Napoli Giuseppe Borrelli ed i pubblici ministeri Filippo Beatrice ed Ida Teresi stanno raccogliendo e valutando le dichiarazioni di Pasquale Scotti, ex braccio destro di Raffaele Cutolo, rimasto latitante in Brasile per 31 anni. Scotti avrebbe scritto anche una sorta di promemoria, dove sono stati raccolti i più grandi segreti della prima Repubblica, come, ad esempio, le fasi che portarono alla liberazione di Ciro Cirillo, rapito dalle Brigate Rosse, ma anche le implicazioni della Nco (Nuova Camorra Organizzata) nel rapimento ed uccisione di Aldo Moro. Non solo, a quanto sembra, Scotti conosce tanti misteri anche della malavita di oggi, soprattutto per quel che riguarda il riciclaggio di denaro. Dovrebbe trattarsi di un dossier esplosivo nel vero senso della parola. Tra quelle pagine ci sono tanti misteri italiani e soprattutto viene ricostruito, il rapporto dei servizi segreti deviati con le organizzazioni criminali. Segreti che conosceva molto bene anche l’avvocato Madonna, che, uscito di galera, aveva tentato di riprendere in mano un po’ di potere, oramai perduto. Lo aveva fatto anche minacciando personaggi potenti, ma di quella storia, di quell’omicidio non si è mai saputo nulla. Le ricostruzioni di Scotti potrebbero portare anche a squarciare quel mistero. Naturalmente, i magistrati dovranno essere molto attenti alle sue dichiarazioni. Pasqualino ‘o collier ha ben due ergastoli da scontare e, quindi, potrebbe millantare o, addirittura depistare, non sarebbe la prima volta che qualcosa del genere succede con i pentiti.
Ricordiamo che i collaboratori di giustizia hanno sei mesi di tempo, dopo l’arresto per dire ciò che sanno su reati e sullo schema di organizzazioni criminali. A loro volta, i magistrati valutano le dichiarazioni e decidono se farli entrare o meno nel programma di collaborazione. In base a queste decisioni aprono una o più inchieste. Se le dichiarazioni di Scotti dovessero avere qualche riscontro, si aprirebbero delle piste per fare luce sui tanti misteri italiani. Una sarebbe dedicata all’omicidio eccellente cervinarese, di cui, ad oggi, non si conoscono mandanti né esecutori.
Errico Madonna era stato dimenticato, eppure erano note le sue conoscenze; ad esempio, dell’omicidio di Roberto Calvi, senza parlare dei segreti del caso Cirillo. Basti pensare che, come Scotti, anche lui ebbe una mano decisiva per fuggire all’estero, dalla solita manina dei servizi. Poi, chi sa per quale motivo, dopo essere riparato a Londra prima e negli States poi, dove fu protetto dalla famiglia Gambino, la sua stella tramontò. Ed arrivò prima la galera e poi la sua condanna a morte.

Peppino Vaccariello