Chiusura scuole in Campania, la posizione della Fortini
Chiusura scuole in Campania, la posizione della Fortini. “Per il primo ciclo scolastico si deve continuare con didattica in presenza. Per il secondo ciclo, delle superiori, va fatta una riflessione”. Ha esordito così l’assessore Lucia Fortini.
“Ma non ci devono essere, ha continuato, ordinanze che interrompano quello che sta avvenendo in questo momento. Poi certo la situazione non è tranquilla, perché il numero dei contagi sta salendo, ma questo ci deve spingere a comportamenti responsabili”.
Così, l’assessore alla Scuola della Regione Campania, Lucia Fortini, nel corso di una diretta web. Il responsabile dell’Istruzione regionale, quindi, è contrario a una nuova ordinanza di chiusura delle scuole superiori.
Possibilità, invece, anticipata la settimana scorsa dal governatore Vincenzo De Luca, dopo l’aumento dei contagi delle scorse settimane. Domani, alle 18, è prevista la riunione dell’Unità di Crisi Covid sulla suola.
Fortini: “Nell’immediato non cambiamo nulla”
“La mia posizione – spiega Fortini – sarà quella di non fare nuove ordinanze di chiusura. Ritengo che nell’immediato non si debba cambiare nulla. Discuteremo invece di un’azione mirata: osservare i territori e immaginare ordinanze mirate, per determinati territori”.
Provvedimenti, quindi, che non corrano il rischio di essere annullati dal Tar, “e siano coerenti con la curva dei contagi”, sottolinea Fortini, che però precisa: “La mia è solo una voce rispetto agli altri componenti dell’Unità di Crisi, ma per la scuola credo che ora occorra tranquillità e continuità”.
“È evidente – aggiunge Fortini – che quando ci sono casi positivi c’è paura, angoscia, anche i dirigenti scolastici hanno difficoltà. Ma domani ci sarà un aggiornamento e l’Unità di Crisi deciderà. Per il primo ciclo ritengo che la strada da seguire è attendere quello che accadrà rispetto al nuovo governo che si sta insediando. Vediamo il nuovo ministro chi sarà”.
“Alle superiori la didattica al 50% non sta funzionando”
“Per la secondaria di secondo grado ritengo ci siano più problemi per quanto riguarda gli assembramenti all’esterno delle scuole in ingresso e uscita e perché la didattica al 50% a casa e in aula non sta funzionando bene.
Questo me lo dicono tanti docenti e studenti, mentre nei mesi scorsi la didattica a distanza e integrata funzionava, nel momento in cui la classe si divide in due il docente si trova ad affrontare modalità didattiche differenti e non è facile seguire i ragazzi a casa e in classe”.
“Arrabbiata per gli assembramenti nel weekend”
“Ma questo weekend trascorso e quello precedente – conclude – abbiamo visto continui assembramenti in piazze e strade, all’esterno di bar e ristoranti, persone senza mascherina. Diventa difficile sostenere oggi un provvedimento drastico considerando quello che sta succedendo.
Provo rabbia perché abbiamo costretto docenti e studenti alla didattica a distanza, se chiediamo un sacrificio a loro, poi le scene viste ieri fanno infuriare. Tutti dovrebbero essere attenti.