Christian muore a 14 anni, era una promessa del calcio
Christian muore a 14 anni, era una promessa del calcio. Si chiamava Christian Bertazzoli ed era una giovane promessa del calcio cremonese. E’ stata la madre a trovarlo senza vita nella sua cameretta.
La causa potrebbe essere un arresto cardiaco, ma sarà l’autopsia a stabilirlo. Il saluto commosso delle società sportive, della sua scuola e dei compagni. Se n’è andato nel sonno, probabilmente per un arresto cardiaco.
Sarà, però, l’autopsia che sarà effettuata la prossima settimana a Cremona a chiarire le cause della morte del giovanissimo Christian Bertazzoli, 14enne di Trescore Cremasco.Un giovanissimo giocatore di calcio: aveva militato prima nella squadra del suo paese, l’ASD Trescore, e adesso giocava nell’ASD Calvenzano. Quando la madre si è presentata in camera sua per svegliarlo si è accorta che qualcosa non andava.
Infatti, intorno alle 6,30 di venerdì 30 aprile, non ha ricevuto risposta ed ha immediatamente allertato i soccorsi. Sono stati, però, inutili gli interventi di un medico che abita nelle vicinanze e del 118.
Chi era Christian Bertazzoli
Conosciuto anche con il diminutivo di ‘Berta‘, il giovane quattordicenne frequentava da due anni l’istituto ‘Luca Pacioli’ di Crema, in provincia di cremona, e amava giocare a calcio nel ruolo di centrocampista.
Cresciuto prima nel Trescore Cremasco, squadra del suo Paese, negli ultimi anni aveva deciso di passare all’Oratorio Calvenzano con cui aveva disputato le ultime stagioni agonistiche. In segno di lutto, entrambe le società hanno annullato gli allenamenti.
Stalking: minacce e botte con mazza da baseball, arrestato
Un uomo di 29 anni è stato arrestato dai carabinieri di Milano per stalking nei confronti della ex compagna, perseguitata per diversi mesi e in un’occasione addirittura picchiata con una mazza da baseball.
Ieri, i militari hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere dopo averlo rintracciato a bordo di un bus della linea 90 in piazzale Lotto. Poco prima il 29enne aveva incontrato sul mezzo la sua vittima e la sorella.
Era scoppiata una colluttazione che ha reso necessario l’intervento dei carabinieri per separarli. Le indagini, condotte dalla stazione Milano Rogoredo in collaborazione con il Nucleo Operativo, hanno consentito di accertare che le violenze andavano avanti dal luglio 2020.
In questo periodo ha continuamente molestato con telefonate e messaggi, anche dal contenuto minaccioso, l’ex compagna una trentaquattrenne, intimandole tra l’altro di restituirgli i soldi spesi per le cene.
In due occasioni, l’uomo si è presentato davanti alla nuova casa della donna armato della mazza da baseball che ha, poi, usato per danneggiare la porta d’ingresso e, poi, per colpire la 34enne alla spalla.