CM Taburno: controdenuncia dei sette consiglieri alla Procura della Repubblica

Redazione
CM Taburno: controdenuncia dei sette consiglieri alla Procura della Repubblica

Non si placa la polemica all’interno della Comunità Montana del Taburno. Infatti, nel pomeriggio di oggi, si è appresa la notizia della denuncia presentata da Giacomo Buonanno, sindaco di Moiano, Antonio Papa sindaco di Tocco Caudio, Giuseppe Di Cerbo primo cittadino di Frasso Telesino, Raffaele Scarinzi sindaco di Vitulano, Salvatore Paradiso sindaco di Bonea, Carmine Servodio consigliere delegato della CMT dal Comune di Arpaia e Carmine Valentino in rappresentanza del Comune di S. Agata de’ Goti, alla Procura della Repubblica contro “coloro che si sono resi responsabili per i fatti accaduti a Frasso Telesino dal 3 settembre al 5 novembre scorso presso la Comunità Montana del Taburno”. Nella denuncia i firmatari hanno ricostruito tutta la vicenda, dal 3 settembre scorso, quando alla sede della CMT fu depositata la mozione di sfiducia nei confronti del presidente Montella che doveva essere messa in discussione entro 10 giorni dalla presentazione, ossia il 13 settembre. Il 18 settembre il consigliere Meccariello sollecitò la convocazione anche al Prefetto, ma senza successo.
Altro punto cruciale della telenovela CMT è poi la questione Valentino, nata dallo scioglimento del Consiglio Comunale caudino e dalla presunta decadenza di Valentino anche in seno alla Comunità Montana, questione poi rientrata a seguito di una sentenza del Consiglio di Stato del 2000. Inoltre, ad avvalorare la possibilità di partecipare al Consiglio della CMT di Valentino, si inserisce una questione analoga del 2012 con l’allora vice presidente e componente della giunta, che pur con lo scioglimento del consiglio comunale, rimase al suo posto, sostenuto anche da Montella.
Altra questione, poi, è quella relativa all’annullamento del consiglio con una comunicazione alle 23.30 del 4 settembre scorso, che ovviamente non è stata recepita da nessuno dei membri del consiglio. Infatti, il consiglio del 5 settembre si è svolto regolarmente, con 7 consiglieri su 12, numero legale. Solo dopo il consiglio, si sono presentati i 5 consiglieri assenti.
Questo il quadro rappresentato nella denuncia dei 7 consiglieri della Comunità Montana.
Ora si attendono risvolti.

Nella Melenzio