Coca, alcol e amnesia: le normali notti della Valle Caudina

17 Marzo 2015

Coca, alcol e amnesia: le normali notti della Valle Caudina

Valle Caudina. Amnesia. Segnatevi questa parola perché ne sentiremo parlare. Non indica solo dimenticanza o il nome di qualche locale “a la page”, ma in questo modo viene definito un nuovo tipo di marijuana che è trattata con additivi chimici. Una sostanza che assicura uno sballo più forte e più prolungato e, a quanto dicono gli esperti, ancora una maggiore dipendenza. Da quanto è possibile sapere, questa sostanza, è sbarcata da tempo in Valle Caudina. Accompagna le notti, soprattutto quelle del sabato, di giovani e meno giovani che ancora non passano alla cocaina. Anche la polvere bianca, infatti, è parte del corredo dello sballo caudino. Senza dimenticare l’immancabile alcool. Parliamo di marijuana, perché 60 parlamentari di tutti gli schieramenti, sono al lavoro per presentare una proposta di depenalizzazione dello spinello. In altre parti del mondo, la depenalizzazione è già realtà. Ci sono pro e contro: rispetto a questa decisione non ci sentiamo di prendere posizioni ma di certo, nonostante aumentino gli arresti ed i sequestri, aumenta anche il consumo della canna. Noi, però, in Valle Caudina facciamo finta che tutto ciò non ci riguardi. Come sempre, applichiamo la politica dello struzzo: mettiamo la testa sotto la sabbia ed intorno a noi non accade mai nulla. Vediamo rientrare i ragazzi, la domenica mattina, in condizioni pietose e pensiamo che sia normale. Ce ne accorgiamo solo quando c’è un intervento delle forze dell’ordine, solo allora capiamo che qualcosa succede e può succedere anche a noi. Non tocca a carabinieri e polizia fare prevenzione. Prima di tutto dovrebbe essere opera della famiglia. Ma i genitori, per svariate ragioni, sono sempre più distratti. E neanche la scuola riesce a fare tanto. E così, Amnesia è una realtà, una delle tante delle notti caudine, ma per noi non esiste.

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