Colto da infarto, 46enne muore mentre fa jogging

Redazione
Colto da infarto, 46enne muore mentre fa jogging
Colto da infarto, 46enne muore mentre fa jogging

Colto da infarto, 46enne muore mentre fa jogging. Si sente male mentre fa jogging,  muore un 46enne di Gesualdo. È morto questa mattina mentre faceva jogging in via Cavalieri di Vittorio Veneto. Un probabile infarto lo ha colpito con tale violenza da non lasciargli nemmeno il tempo di chiedere aiuto.

Il corpo rinvenuto da un passante

Il corpo esamine è stato rinvenuto da un passante. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della locale Stazione e i sanitari del 118 che non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria la salma è stata traslata all’obitorio del Moscati.

Trentamila morti in autunno di covid, previsione choc

“Abbiamo quasi 4 milioni di persone sopra i 50 anni non vaccinate. Arriverà un’altra ondata. In autunno è verosimile una recrudescenza, prevalentemente tra non vaccinati.

Trentamila morti tra i non vaccinati

E se resteranno questi i numeri è possibile che dovremo vedere nei prossimi mesi ancora la morte di altre migliaia di persone, forse anche 30.000, considerando i non vaccinati sopra i 50 anni”.

La previsione choc arriva dal sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri (M5s), intervenuto durante la trasmissione Agorà Estate, su Rai Tre. “Per la vaccinazione c’è stato un rallentamento che è anche comprensibile durante le vacanze, ma ora è l’ultima chiamata.

Bisogna vaccinare per proteggere la popolazione”, ha sottolineato, perché “oltre al Covid “c’è anche il non Covid. Stiamo accumulando prestazioni sanitarie da fare per altre patologie anche benigne ma che se non curate nel tempo portano a seri danni”.

E “il Green pass – conclude Sileri – è un mezzo per proteggere e mettere in sicurezza la popolazione, ma una qualche estensione del suo utilizzo per incrementare le vaccinazioni, secondo me andrà fatta”.

La recrudescenza del virus in autunno oramai è una realtà. Inzia anche il triste computo delle stime dei morti. Trentamila decessi, come sostiene Sileri che è un medico, sono una cifra enorme che dovrebbe far ravvedere i no vax.

Ma oramai, tante di queste persone non vogliono sentire ragioni. Ed il fanatismo si sposa con una violenza cieca. La vicenda dei no vax, di quelli esagitati, deve essere affrontata come un problema serio per l’ordine pubblico e la sicurezza di tante persone.

Non prendere sotto gamba il problema

Non bisogna assolutamente sminuire quello che sta avvenendo. Le minacce, per i più fanatici, si possono tradurre in realtà. Del resto, la violenza contro i giornalisti lo dimostra in pieno. Bisogna fermarli prima che sia troppo tardi.