Consorzio Agrario, la denuncia di Maglione: Dove sono i bilanci?
Riceviamo e pubblichiamo.
La Cantina del Taburno è una realtà storica che va valorizzata e che non può rimanere senza rappresentanza all’interno di organismi importanti come la Cooperativa Viticoltori del Taburno e il Sannio Consorzio Tutela Vini. Come anticipato nei giorni scorsi, quindi, ho inoltrato una richiesta formale ai succitati organismi per sapere, appunto, se la Cantina del Taburno, attraverso il Consorzio Agrario Provinciale di Benevento che la controlla, sia rappresentata all’interno degli organi collegiali e, laddove rappresentata, ho chiesto di sapere quale dei soci possa essere ricondotto ad essa.
C’è necessità di continuare a fare chiarezza sulla gestione del Consorzio e delle sue controllate. Per questo motivo ho ritenuto opportuno prendere visione dei bilanci semestrali che il Commissario è tenuto a depositare, oltre che presso gli organi di controllo Ministero dello Sviluppo Economico e Comitato di Sorveglianza, anche presso il registro delle imprese. Ho fatto precisa richiesta degli stessi alla Camera di Commercio di Benevento e mio malgrado ho scoperto che gli ultimi bilanci semestrali depositati risalirebbero al 2009 nonostante una nota del Ministero del 2014 ne preveda esplicitamente il deposito anche presso il registro delle imprese.
La cosa avrebbe dovuto sorprendermi ma così non è stato perché che la gestione commissariale del Consorzio non brilla per efficienza non lo dico io ma la sonora bocciatura del concordato preventivo da parte del Tribunale di Benevento. Il mancato deposito della documentazione contabile aggiungerebbe un tassello in più: una scarsa trasparenza che spero sia solo frutto di una dimenticanza momentanea, di lunga durata, e che presto tale vuoto venga colmato. Dal canto mio mi rivolgerò al Ministero per poter acquisire le informazioni necessarie e per segnalare anche questa anomalia.
In attesa che la Magistratura concluda il percorso di indagine avviato, l’azione di approfondimento del Movimento 5 Stelle, per quello che è di competenza, non si arresterà perché il Consorzio Agrario deve recuperare centralità, specie in questo momento storico. E’ necessario un deciso cambio di passo.
Pasquale Maglione