Continua la strage di anziani in provincia di Avellino

28 Novembre 2020

Continua la strage di anziani in provincia di Avellino

Continua la strage di anziani in provincia di Avellino. Si continua a morire di covid- 19 in provincia di Avellino. Nella serata di ieri si sono registrati i decessi di due anziani, un 72enne di Ariano Irpino ed una 87enne di Volturara Irpino, presso il Frangipane della Città del Tricolle.

Intanto, la Campania resta zona rossa, decisione contestata dal presidente Vincenzo De Luca. Apprendo con viva emozione la decisione del Governo sulle zone Covid. Noi siamo com’è noto, da sempre, per la linea del rigore e della prudenza.

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E’ quanto dice, non nascondendo il sarcasmo, il presidente della giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca. Dunque, esprimo la mia piena condivisione, purtroppo solo virtuale, visto che l’unica zona rossa realmente esistente da noi è la zona dell’aglianico. Tutto il resto è propaganda.

I controlli sono pari a zero. Sono in libera uscita tutti, tranne i venditori di pantofole di panno beige.

Apprezzo tuttavia la coerenza del Governo: solo tre giorni per entrare in zona rossa; ancora tre giorni per uscirne, senza spiegare mai nulla.

Rchiesta

Rinnoviamo intanto la richiesta al Governo di fare un’operazione trasparenza, rendendo pubblici, per tutte le regioni:

1) i dati veri sulle terapie intensive realmente esistenti;

2) i dati chiari e non confusi, sulla tipologia dei tamponi effettuati.

Con immutata stima e commossa partecipazione è la chiosa del governatore.

Al di là del personaggio che non si smentisce mai, per quanto riguarda i controlli, De Luca ha ragione da vendere. Ma quello del governo e della giunta regionale sembra un gioco di rimpallo, un continuo scarica barile.

In questo modo non si va lontano, soprattutto non si sconfigge il virus e la ripresa appare sempre più lontano. Una volta per tutte, Restiamo in un tempo sospeso, dove ad ogni passo in avanti se ne fanno tre dietro.

Sicuramente, venerdì prossimo la Campania non sarà più zona rossa, perché è oramai stato deciso che dicembre dovrà essere il mese cruciale. Ma, l’Epifania tutte le feste porta via e si rischia di rimpiombare in una situazione peggiore di quella di oggi.

Continua la strage di anziani in provincia di Avellino

Ed allora siano chiari governi e regione, facciano sapere i loro piani per la mobilità, per la scuola e soprattutto per gli ospedali. E pensino ai controlli, quelli veri, non vogliamo più contare i morti.

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