Contrasto al gioco illegale: sequestrati quasi 8 milioni di dollari

Redazione
Contrasto al gioco illegale: sequestrati quasi 8 milioni di dollari

Contrasto al gioco illegale: sequestrati quasi 8 milioni di dollari. Ormai gli esperti sono tutti d’accordo: a una riduzione del gioco legale si accompagna, per forza di cose, un aumento di quello illegale.

È quello che avviene nella cosiddetta teoria dei vasi comunicanti e lo dimostra in maniera particolare il periodo di lockdown; e la successiva chiusura forzata di tanti centri di scommesse e casinò terrestri.

Durante questi mesi l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato, in sinergia stretta con le Forze di Polizia, hanno evidenziato un forte aumento del gioco illegale.

LE ULTIME OPERAZIONI CONTRO L’ILLEGALE

Lo dimostrano anche le recenti operazioni di polizia, avvenute in particolar modo nel periodo che ha seguito l’Europeo di calcio. Si tratta dell’Operazione Soga VIII, condotta dall’Interpol nei confronti di circa 1.400 sospetti in Asia e in Europa, Italia compresa.

Oltre 7.9 milioni di dollari in contanti sequestrati, insieme a computer e telefoni cellulari che erano collegati ad account che gestivano un flusso di oltre 465 milioni di dollari.

Un’operazione coordinata dalle unità dell’Interpol specializzate in anticorruzione e crimini finanziari; in alleanza con l‘Asia Pacific Expert Group on Organised Crime e all’Interpol match fixing task force.

“Le autorità italiane hanno effettuato un’operazione a livello nazionale durante Euro 2020spiega Roberto Ribaudo, direttore della divisione Crimine economico e finanziario presso l’Ufficio centrale nazionale dell’Interpol a Roma – che ha portato all’ispezione di 280 negozi di scommesse e a 1,3 milioni di euro di sanzioni per operazioni di scommesse illegali.

Tali operazioni internazionali sono fondamentali per la lotta collettiva contro le scommesse illegali, ma anche per lo sviluppo di quadri di cooperazione nazionali e internazionali”.

COME IDENTIFICARE IL GIOCO ILLEGALE

Conoscere il gioco illegale è quindi il primo tassello, il primo passo per iniziare a sconfiggerlo. Le aree del cosiddetto illecito, come si legge su Nonsoloaams.net sono soprattutto tre: apparecchiature non certificate poste negli esercizi pubblici, piattaforme online illegali che si servono di CTD (Centri Trasmissione Dati) o PDR (punti di ricarica) e infine la modifica e l’alterazione degli apparecchi da divertimento.

Nei primi due casi, il server o la piattaforma illegale è collocato quasi sempre all’estero in maniera tale da rendere più difficili i controlli. Ma spesso il “banco” è accessibile al giocatore italiano grazie ad un semplice collegamento ad Internet; connettendosi a siti illegali, dove il giocatore è più o meno consapevole di giocare su piattaforme prive di concessione.

Esempio ancora più pericoloso sono i “Totem”, slot piazzate dalla criminalità organizzata negli esercizi pubblici, obbligando gli esercenti tramite intimidazione al fine di ottenere proventi “a nero”.

Sarà contro di loro la prossima iniziativa di indagine e di sequestro dei reparti specializzati.