Coronavirus: 42 contagiati nel Sannio e De Luca non rafforza la terapia intensiva, la denuncia di Fucci

Redazione
Coronavirus: 42 contagiati nel Sannio e De Luca non rafforza la terapia intensiva, la denuncia di Fucci

Siamo arrivati a 28 postivi, oltre ai 14 contagiati già ricoverati al S. Pio, senza essere ancora arrivati al picco della pandemia. È, purtroppo, possibile che non pochi avranno bisogno della terapia intensiva, ma ciò non ha smosso di un millimetro la chiusura del governatore De Luca e l’ assurdo silenzio delle istituzioni politiche sannite, perché il Sannio quanto ai posti di terapia intensiva rimane nel rapporto di un 1 ogni 50 mila abitanti, mentre le altre provincie campane hanno il privilegio di un 1 posto ogni 11 mila abitanti.

De Luca riapre ospedali nella sua Salerno, dotandoli di terapia intensiva, e dispone la realizzazione di 3 ospedali da campo, dotati di terapia intensiva a Salerno, a Napoli, a Caserta, aumentando anche i posti di terapia intensiva in Irpinia, mentre lascia i Sanniti con pochi posti di terapia intensiva, nel solo ospedale pubblico del capoluogo sannita, lasciando chiusi gli ospedali di Cerreto Sannita e di San Bartolomeo In Galdo e lasciando privo di terapia intensiva l’ospedale di S. Agata De Goti.

Eppure tutti sanno che per raggiungere Benevento, dal Fortore, occorrono almeno 3 ore, mentre ne occorrono oltre 4 per raggiungere l’ ospedale di Napoli o di altre provincie. Anche dalla Valle Caudina e dalla Valle Telesina, per la mancanza di strade idonee, occorre almeno un’ ora per giungere a Benevento e non meno di 2 ore per raggiungere gli ospedali di Napoli e delle altre province campane. Quale destino più triste e tremendo poteva essere riservato all’antico Sannio?  De Luca e i politici sanniti conniventi, che hanno adottato il silenzio più tremendo nei confronti di De Luca, porteranno sulla coscienza il destino, speriamo non infausto, dei Sanniti!

Sono le parole del già assessore regionale Vittorio Fucci Junior che dall’inizio della Pandemia sta chiedendo misure adeguate per la provincia di Benevento, ma il suo allarme resta inascoltato.