Coronavirus, Campania: Cotugno si prepara al contrasto del Covid
Coronavirus, Campania: Cotugno si prepara al contrasto del Covid. Il Cotugno era stato riconfigurato per poter assolvere alla sua funzione di HUB anche per altre malattie infettive. Questo dopo l’uscita a giugno dalla fase critica Covid.
Ora, lo si apprende da fonti mediche interne al nosocomio, si sta precipitosamente riconfigurando. I posti lasciati per il Covid sono saturi e quindi si sta provvedendo alla nuova configurazione da fase acuta. Quindi la notizia che i posti al Cotugno erano esauriti è vera.
Posti saturi
I posti, infatti, per ora assegnati al Covid sono saturi. Si dovrà provvedere a nuova riconfigurazione come nella fase emergenziale. Questo ovviamente non significa che il Cotugno è pieno. Significa che dovrà tornare ad interessarsi prevalentemente di Covid.
È questa non è purtroppo una buona notizia. Inoltre per oggi alle 13 era convocata ad horas l’Unità di crisi della Napoli 1 per aggiornamenti. Intanto, lunedì pv si riaprirà il Loreto Mare in configurazione Covid con 10 posti di degenza Covid per alleviare la pressione su OdM e Cotugno.
Piano B
Si tratta di una prima attivazione del piano B previsto dalla Regione quando si saturano il 75% dei posti disponibili. Sono posti di degenza Covid normali (non subintensiva e/o terapia intensiva). Il direttore generale dell’Azienda Colli Aminei
Stamattina il direttore generale dell’Azienda dei Colli Maurizio di Mauro in un comunicato diramato dall’Ansa aveva detto che “La situazione è abbastanza sotto controllo anche in considerazione del fatto che esistono i posti della rete ospedaliera dei Covid Center di Napoli, Salerno, Scafati che stanno lavorando molto bene.
Per il momento reggiamo ancora alla pressione che stiamo avendo dall’incremento dei contagi”. Al Cotugno la situazione è questa. In terapia intensiva un solo posto è occupato ma il paziente è estubato, il personale sanitario conta di trasferirlo in reparto.
Otto ricoveri
Otto ricoverati in terapia subintensiva con trattamento meno invasivo; Quindici i posti in ricovero ordinario. Insomma l’unica certezza che i contagi stanno aumentando a dismisura con un potenziale esponenziale che preoccupa i medici. Molti di loro sono fatti rientrare dalle vacnaze per far fronte all’emergenza che si sta delineando all’orizzonte.